Si apre stamattina alle 9, presso l’Auditorium di Scala, il MedLab Turismo 2016. La start-up campana Mediterraneo Lab ha coinvolto importanti attori del settore turistico, nazionali ed internazionali, per confrontarsi sul progetto H.I.T.S., ovvero la strategia di promozione della qualità del prodotto turistico della nostra regione attraverso la costituzione di un “Hub d’innovazione per un turismo sostenbile”. Il workshop Medlab turismo 2016 è patrocinato dal Comune di Scala, Provincia di Salerno, Comunità Montana Monti Lattari, Confindustria Salerno, Assoreti Pmi, Unimpresa Salerno e Fondazione Univerde. Mediterraneo Lab S.C. intende promuovere un Polo d’Innovazione che abbia come finalità la diffusione della cultura tecnica e scientifica in ambito turistico, la promozione dello sviluppo locale sostenibile, sostenga le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese, programmi la formazione professionale innovativa e inclusiva al mondo del lavoro attraverso una Business School e, infine, quella della promozione della Campania nel mondo. All’evento, che si terrà nella splendida cittadina della Divina Costa d’Amalfi, interverranno numerosi esperti del turismo e i tour operator dell’incoming dal Regno Unito, dalla Corea del Sud, dal Brasile e dall’Iran. Il programma del workshop analizzerà dapprima i principali fattori critici che caratterizzano l’offerta campana, in particolare la digitalizzazione e la destagionalizzazione dell’offerta e infine il potenziamento dei servizi per favorire l’incoming straniero. «Il laboratorio che abbiamo costituito – afferma Giampiero Zito, promotore del MedLab Turismo e amministratore della start-up Mediterraneo Lab – intende avviare un programma di sviluppo delle imprese da promuovere all’estero, che vede nel turismo, inteso come offerta territoriale che include servizi e prodotti locali, il primo settore dove concretizzare interventi di stimolo e sostegno allo sviluppo». «Siamo convinti che attraverso l’innovazione, la capacità di fare sistema, l’analisi attenta dei flussi di turisti stranieri sia questo territorio che altri come il Cilento, l’area archeologica di Paestum, l’area Flegrea e i numerosi siti naturali e artistici della nostra Regione – continua Zito – possano migliorare la propria branding reputation soprattutto nell’ottica di offrire nuovi servizi rispondenti alle esigenze dei turisti stranieri».
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