Così è nato l’ultimo mio progetto “Marsia on the Coast” - Le Cronache
Salerno

Così è nato l’ultimo mio progetto “Marsia on the Coast”

Così è nato l’ultimo mio progetto “Marsia on the Coast”

Jacopo Tafuri
Mariella Siano nasce a Salerno, dove consegue la Maturità Classica, la maturità Artistica ed in Belle Arti, si trasferisce quindi a Londra dove, al prestigioso ”Central Saint Martin College of Art and Design” perfeziona i suoi studi.
Nel suo laboratorio, nei pressi del Duomo di Salerno, unisce la tradizione ceramica locale con le tecniche acquisite durante i suoi studi; la sua formazione di designer è evidente nelle sue progettazioni e realizzazioni, esaltate dal sapiente utilizzo degli smalti dai colori delicati e brillanti.
Il suo laboratorio ha un nome”Marsia”, si tratta del Marsia mitologico che sfidò Apollo? Ci sono motivi particolari che la hanno spinta a tale scelta?
Molto più semplicemente il nome della mia attività nasce dall’unione delle prime tre lettere del mio nome e del mio cognome: MARriella SIAno – MARSIA.
Sappiamo che da venticinque anni lavora nel settore e che il laboratorio si rinnova continuamente anche con la collaborazione di grafici e designer presenti sul territorio, al fine di offrire prodotti sempre nuovi. Ultimamente, con il progetto “Marsia on the Coast” ha presentato uno studio di sculture degli angoli della Costiera Amalfitana, ce ne può parlare?
Avendo io conseguito il Diploma di laurea dell’Accademia delle Belle Arti in primis, durante tali studi ho approfondito la parte pittorica; al ”Central Saint Martin College of Art and Design” ho poi perfezionato la parte riguardante le ceramiche.
Preciso che ho sempre lavorato seguendo in parallelo le due ricerche non avendo mai abbandonato l’una in favore dell’altra, tenendo sempre chiaro il diverso approccio alle due materie.
La mia produzione ceramica, infatti, nasce dallo studio e da una progettazione precisa, mentre la parte pittorica della produzione nasce da un’espressione più libera e creativa.
Il metodo che mi è stato insegnato durante il corso di laurea conseguito a Londra è stato fondamentale e direi infallibile; mi ha permesso non solo di ideare e realizzare oggetti sempre nuovi ed attraenti ma anche, direi, di fondere il mio lato pittorico e creativo con lo spirito più razionale del mio essere.
Tutto nasce dalla attenta osservazione e dallo studio approfondito della fonte di ispirazione, dalla ricerca di come raffigurare il “tutto” con precisa rappresentazione grafica e nel come trasporre l’idea nell’oggetto o anche in un decoro.
Così è nato l’ultimo mio progetto “Marsia on the Coast”.
Amo la mia terra e ciò che mi circonda: possiamo dire di vivere in uno dei luoghi più belli del mondo.
La Costiera Amalfitana con i suoi scorci meravigliosi, i suoi colori affascinanti e le sue architetture immerse nel verde, i paesaggi degradanti verso il mare ….. tutto semplicemente fantastico.
Così ho studiato attentamente come rappresentare tutto ciò con la mia ceramica, con una sintesi che ricrea, in piccolo, questo mondo di colori ed architetture.
Le mie ”Costiere” sono un mondo in piccolo da portare via con sé, in ricordo di un viaggio in un luogo indimenticabile, adatte quindi al mondo dell’Hotellerie e del settore turistico in generale.
Il mercato a cui si rivolge è solo locale, italiano o, considerata la visibilità che permette internet, ha richieste anche dall’estero?
La mia è una piccola attività che, per scelta personale, non ho mai voluto ampliare; pur avendo partecipato a diverse Fiere, grazie alle quali avrei potuto aumentare le vendite proponendomi ad un pubblico estero, ho sempre preferito rimanere un’artigiana direi “indipendente” e libera da tanti schemi e logiche aziendali che non mi appartengono e che avrebbero snaturato la mia attività. Ho comunque avuto molte pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali famose e riscontro sempre il favore di un pubblico folto e vario, oltretutto, essendo Salerno diventata una città turistica, la mia clientela si è allargata ulteriormente.
Tra le tante cose che hanno avuto un profondo cambiamento vi è il mondo del lavoro; ha potuto constatare se le nuove generazioni hanno ancora interesse per il mondo della ceramica, e se hanno accesso ad una buona formazione?
La formazione dei giovani è importantissima ma bisogna essere dei bravi insegnanti per prepararli davvero al mondo futuro.
La “ceramica” è un veicolo altissimo di espressione personale ed ha delle potenzialità enormi e dovrebbe essere insegnata in tutte le scuole e luoghi di interesse sociale, ma da professionisti: vedo in generale persone che si atteggiano a maestri ma non lo sono e quindi non si va verso la direzione giusta.
L’interesse di molti giovani c’è sicuramente, anche se è in diminuzione rispetto a qualche anno fa, per via forse di un aumentato dinamismo e desiderio di uscire dal proprio mondo dopo la pandemia di Covid.
La produzione ceramica, inoltre, è sicuramente un’azione riflessiva ed intima, quindi non preferita nel tempo dell’informatica che ha abituato le nuove generazioni al “tutto e subito”.