Scafati. Dopo le opposizioni di sinistra anche l’ex sindaco Salvati (Fratelli d’Italia) si scaglia contro il suo successore. “Omette di dire nelle sue dichiarazioni che è stato l’uomo che ha fatto sciogliere per infiltrazione mafiosa il consiglio comunale. E non lo dico io ma un processo in corso a Nocera inferiore”, dice Cristoforo Salvati replicando ad Aliberti che lo aveva accusato di non aver fatto nulla per sanare il deficit quand’era sindaco. Intanto nella polemica si inserisce anche la sindaca di Sarno Eutilia Viscardi. “Il Comune di Scafati si avvicina al fallimento economico per il mancato pagamento di tanti debiti fuori bilancio, anche legati al sociale, all’area pip- dice Viscardi – Non voglio entrare nella polemica tra i due sindaci che si sono succeduti, per rispetto istituzionale nei confronti di entrambi, al di là del diverso colore politico, é brutto trovarsi in questa situazione, ma questo dimostra che la gestione del contenzioso e dei debito fuori bilancio, per il pagamento dei quali ho stressato uffici e consiglieri di maggioranza per anni, regala risultati e garantisce il futuro ai giovani della nostra città. Perché senza soldi non si cantano messe…” Pronta la replica del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti. “Alla sindaca voglio ricordare che il piano di riequilibrio è pluriennale dal quale sta rientrando per un debito contratto da una società che si chiama Agroinvest che doveva realizzare un piano di insediamento produttivo su un piano economico finanziario che prevedeva la vendita dei terreni a 70 euro al metro quadrato. – dice Aliberti – Non le sto a dire chi gestiva quella società ma semplicemente che, certificato dei commissari prefettizi, questa società ha prodotto un debito di 22 milioni di euro al quale si aggiungono 6 milioni di euro non versati nel fondo unico di ambito dai 12 comuni che facevano parte del Piano Di Zona Sa1… tra questi comuni naturalmente c’è anche il Comune di Sarno che con una semplice delibera definiva, anzi definivano la quota di compartecipazione con le attività che volevano si svolgessero nei loro comuni per le politiche sociali senza però versare i fondi con i quali bisognava poi pagare le cooperative”. Per Aliberti “Visto che da quanto scrive e così brava con i numeri, si faccia dire dal suo ufficio di ragioneria quanto dovrebbe versare al comune di Scafati che essendo comune capofila gestiva quel fondo unico di ambito. Se è così brava nel riconoscimento dei debiti fuori bilancio”, conclude Aliberti.
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