Aveva appena iniziato l’ultimo chilometro di gara, Francesco Gioviale, il podista 47enne deceduto mentre correva il Trial dei Monti Ebolitani, nel Salernitano. L’atleta dell’Isaura Valle dell’Irno – che nella vita di tutti i giorni era sia un informatico che un apprezzato medico – e’ stato ritrovato senza vita lungo un pendio del percorso. Probabile che sia scivolato mentre provava a recuperare terreno dagli avversari che lo precedevano per agguantare la zona premio. Gioviale, infatti, al momento dell’incidente era in sesta posizione e nel trial vengono premiati i primi cinque classificati. Ma, al momento, non e’ possibile escludere nemmeno che la caduta possa essere stata provocata da un malore. Il magistrato di turno della Procura di SALERNO, pertanto, ha disposto il sequestro della salma e l’autopsia per chiarire le cause del decesso. La salma e’ stata recuperata soltanto in mattinata, mentre l’allarme era stato lanciato nella serata di sabato. Il 47enne, tesserato Fidal, era arrivato ai nastri di partenza, in piazza San Cosma e Damiano ad Eboli, assieme ad altri 100 atleti. Il Trial dei Monti Ebolitani presenta un percorso di gara di 15,3 chilometri, caratterizzato da un dislivello di 790 metri, 1.200 metri di sanpietrini e 2,4 chilometri d’asfalto. Il resto e’ tutto sterrati e sentieri. Gioviale, che in tanti ricordano come un atleta forte e innamorato della corsa, era nelle posizioni di testa. La sua assenza all’arrivo, dunque, non e’ passata inosservata. Gli organizzatori dell’evento hanno subito allertato i carabinieri che, a loro volta, hanno chiesto l’intervento del Soccorso Alpino Speleologico. Le ricerche sono partite nella serata di sabato ma di Francesco nessuna traccia. Un cattivo presagio della tragedia di cui si e’ avuta certezza stamattina. Il corpo del 47enne e’ stato avvistato in fondo a un pendio, in localita’ Ermice, in una zona in cui il regolamento dell’evento raccomandava prudenza. Quel tratto, infatti, anche sul sito del Trial viene descritto come il “piu’ suggestivo ma anche il piu’ impegnativo di tutto il percorso: e’ vietato sorpassare gli altri concorrenti. E nel tratto piu’ impervio (circa 100 metri) e’ sconsigliata la corsa”. Il cadavere e’ stato rinvenuto dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania e dai volontari del Soccorso Montano Dedalo di Giffoni Valle Piana (SALERNO). Dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal magistrato per la rimozione della salma, sono iniziate le operazioni di recupero alle quali hanno partecipato anche la Protezione civile di Eboli, i vigili del fuoco e i carabinieri di Eboli. Cordoglio e’ stato espresso dalla Fidal e dal sindaco di Eboli, Mario Conte. Dolore anche a SALERNO, dove Gioviale era molto conosciuto e stimato.
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