Ignazio Corrao, del gruppo Greens/EFA, è tra gli eurodeputati italiani maggiormente attivi sul territorio. Siciliano, o per meglio dire “sicilianissimo”, è molto legato al meridione tant’è che diverse sue battaglie riguardano proprio la sua terra. L’esponente del gruppo dei Verdi è molto critico con l’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni che proprio nella questione meridionale è molto deficitario. Altro tema importante per il rappresentante italiano a Bruxelles è legato alla disabilità e al Piano Nazionale di Riprese e Resilienza. «Il PNRR – dice – prevede investimenti per affrontare questo problema e migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità. Dobbiamo garantire che questi fondi vengano utilizzati in modo efficace e che venga data priorità all’eliminazione delle barriere architettoniche, in modo che tutti i cittadini possano godere di pari opportunità e accesso a servizi ed edifici pubblici».
Unione Europea, ambientalismo, Transizione Ecologica possono essere sinonimi?
“L’Unione Europea, l’ambientalismo e la Transizione Ecologica non sono solo collegati tra loro ma anche intrinsecamente legati alla necessità della redistribuzione della ricchezza e alla democratizzazione dell’energia. Questi elementi rappresentano la principale sfida e opportunità per i cittadini europei. Mentre lavoriamo per preservare il nostro ambiente, dobbiamo anche garantire che i benefici di questa transizione ecologica siano equamente condivisi tra tutti i cittadini. La ridistribuzione della ricchezza e l’accesso equo all’energia pulita sono parte integrante della costruzione di un futuro sostenibile per l’Europa”.
Tra nove mesi si chiuderanno 5 anni molto particolari per l’Europa. Cosa andrà in archivio e cosa rimarrà nella memoria?
“In questi cinque anni, l’Europa ha affrontato sfide significative, tra cui la Brexit, la pandemia di COVID-19, purtroppo le guerre e la crescente consapevolezza ambientale. Ciò che andrà in archivio sono gli eventi specifici che hanno caratterizzato questo periodo, mentre rimarranno nella memoria gli insegnamenti che abbiamo tratto da queste esperienze, come la necessità di una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, la resilienza nei momenti di crisi e l’importanza della sostenibilità ambientale. Durante questo periodo, l’Unione Europea ha superato veri e propri tabù. Abbiamo assistito all’istituzione di un debito comune europeo per affrontare sfide condivise, come la ripresa dalla pandemia. Inoltre, si è lavorato intensamente per stabilire un quadro normativo comune in merito alle nuove tecnologie, compreso l’Intelligenza Artificiale e il mondo digitale, con un’attenzione speciale al rafforzamento della sicurezza cibernetica per i cittadini europei”.
A giugno si voterà per il rinnovo del Parlamento: sarà della partita?
“Riguardo alla mia partecipazione alle elezioni del Parlamento europeo a giugno, il mio impegno è sempre stato intenso, anche se la decisione finale è ancora sospesa. Credo fermamente nell’importanza di portare avanti il lavoro di questi ultimi dieci anni, ma sono altrettanto convinto che anche con nuove energie, nuove idee e nuove persone potranno contribuire al progresso del lavoro fatto al Parlamento europeo in modi diversi e innovativi. Quello che è certo è il mio impegno continuerà a favore delle questioni che ritengo cruciali per il Meridione, e certamente per la Sicilia e la Sardegna in Europea. Sono impegnato a rappresentare i cittadini siciliani e sardi e lottare per le questioni che mi stanno a cuore, tra cui l’ambiente, i diritti civili e umani e la promozione delle lingue regionali come lingue ufficiali dell’Unione Europea”.
Tra le Sue battaglie, troviamo attività a favore dei disabili e quindi delle categorie protette. In Italia troviamo ancora tantissime barriere architettoniche il cui abbattimento rientra nei progetti del PNRR: cosa si sta facendo?
“Sì, è fondamentale affrontare il problema delle barriere architettoniche in Italia. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede investimenti per affrontare questo problema e migliorare l’accessibilità per le persone con disabilità. Dobbiamo garantire che questi fondi vengano utilizzati in modo efficace e che venga data priorità all’eliminazione delle barriere architettoniche, in modo che tutti i cittadini possano godere di pari opportunità e accesso a servizi ed edifici pubblici”.
Altro Suo pallino è il riconoscimento delle lingue regionali come ufficiali dell’Unione…
“Per un siciliano, studiare, conoscere e preservare la storia, la cultura e l’arte in tutte le sue forme è di vitale importanza. La Sicilia è ricca di una tradizione culturale straordinaria, ma oggi dobbiamo affrontare la sfida della preservazione, specialmente quando si tratta del siciliano come lingua in pericolo di estinzione. È fondamentale che continuiamo a tramandare le nostre radici culturali alle generazioni future e ad adottare misure per proteggere la nostra lingua e le nostre tradizioni uniche”.
Un anno di Governo Meloni: un Suo bilancio?
“Dopo un anno di governo Meloni, è con grande preoccupazione che noto un fallimento nelle politiche del reddito minimo e nella lotta alla povertà nel paese. La questione meridionale, spesso dimenticata, è ora minacciata dall’eventuale scippo dei fondi del PNRR, dei fondi di coesione e nazionali, con lo spettro dell’autonomia differenziata della Lega che incombe. È essenziale che il governo affronti in modo equo e adeguato le sfide socio-economiche in tutte le regioni dell’Italia e che eviti politiche che potrebbero accentuare le disparità tra il Nord e il Sud. La coesione e la solidarietà tra le regioni italiane dovrebbero essere al centro dell’agenda politica, al fine di garantire un futuro equo e prospero