Andrea Pellegrino
Da otto mesi sono senza soldi ed ora rischiano di compromettere l’intera attività sociale. Sono ad un passo dal baratro (economico) i centri di accoglienza della provincia di Salerno che da ottobre attendono quanto dovuto da parte del Comune. Si tratta delle strutture che, nel corso del tempo, hanno accolto i migranti minori non accompagnati sbarcati in terra salernitana. In provincia sono più di centro, dislocati in varie strutture e sono tutti a carico del Comune di Salerno che a sua volta deve ricevere contributi da parte della Prefettura e quindi del Ministero dell’Interno. Ad oggi, però, per più di dieci centri non c’è stata alcuna copertura economica delle spese, nonostante le rendicontazioni regolarmente presentate agli uffici preposti. Secondo le cifre, alcune strutture vanterebbero un credito di oltre 200mila euro. Soldi non riscossi che, allo stato, mettono in seria crisi l’intera struttura e dunque l’accoglienza degli stessi minori. Tra personale e spese h24 da destinare ai minori, le somme anticipate sono cospicue e non più sopportabili. Secondo la testimonianza di alcuni operatori, allo stato mancherebbero i documenti che il Comune di Salerno dovrebbe presentare alla Prefettura per richiedere il rimborso. Il bilancio complessivo segna una spesa di oltre 4 milioni di euro da versare alle varie coop (e a quanto pare ad una struttura Caritas) per l’accoglienza dei minori sbarcati a Salerno. Ma ad oggi, nonostante solleciti ed incontri, da Palazzo di Città tutto tace.