Consiglio provinciale: al via le grandi manovre Ecco i sindaci in pole - Le Cronache
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Consiglio provinciale: al via le grandi manovre Ecco i sindaci in pole

Consiglio provinciale: al via le grandi manovre Ecco i sindaci in pole

di Redazione Cronache

Comincia la conta nell’Agro per le elezioni del Consiglio provinciale che si terranno tra poco più di un mese. In pole position ci sono i sindaci non interessati alle elezioni amministrative della primavera prossima. Proprio in questa ottica sarà interessante comprendere gli schieramenti. Nell’Agro, infatti, sono molti i sindaci non schierati ufficialmente né a destra né a sinistra. Espressioni di liste civiche dovranno, se vogliono scendere in campo, decidere se schierarsi con la lista del Pd o con quella del centrodestra. Dovrà fare la sua scelta, per esempio, Cosimo Annunziata a San Marzano sul Sarno, ma anche il primo cittadino di Corbara come pure quello di Tramonti. Dovrà uscire allo scoperto Carmine Pagano a Roccapiemonte, e Rescigno a Bracigliano appoggiato da consiglieri di sinistra e di destra. Anche a San Severino c’è attesa per capire Somma e i suoi fedelissimi da che parte andranno e anche ad Angri dove Ferraioli è riuscito a mettere insieme di tutto di più pur di restare inchiodato alla poltrona di primo cittadino. Il caso più emblematico resta comunque Nocera Inferiore dove c’è attesa per le decisioni di Manlio Torquato che probabilmente deciderà di non scendere in campo. Potranno farlo però i suoi fedelissimi e da questo si potrà desumere con quale coalizione il sindaco del primo comune dell’Agro deciderà di confrontarsi alle elezioni regionali per una poltrona a palazzo Santa Lucia. Intorno al primo cittadino di Nocera Inferiore si muovono tantissime attenzioni. Nocera Inferiore fa gola a De Luca come a Cirielli e a Carfagna e piazzare una bandierina di appartenenza in un territorio strategico della provincia significherà ipotecare un buon risultato tra due anni alla Regione. Una partita non facile dato il carattere del sindaco Torquato e la scelta di recuperare orgoglio e dignità in una terra che da anni era ai margini della politica provinciale. Tutto questo Torquato lo ha capito fin troppo bene ed i corteggiamenti se da un lato appagano la parte orgogliosa del sindaco, dall’altra lo spingono a prendere una decisione che saggiamente in sette anni Torquato non ha mai voluto prendere. Il tempo delle attese è però finito e ora Torquato dovrà decidere. Su cosa deciderà, però, non c’è ancora alcuna certezza.