Concorso presidi, candidata assegnataria di una farmacia - Le Cronache Attualità
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Concorso presidi, candidata assegnataria di una farmacia

Concorso presidi, candidata  assegnataria di una farmacia

Non c’è pace nel concorso regionale per dirigenti scolastici a cui hanno partecipato centinaia di docenti salernitani. Si viaggia al ritmo di uno scandalo ogni giorno. L’ultimo ha del clamoroso. Non bastavano le denunce penali dei ricorrenti contro l’esclusione dalla prova orale della procedura concorsuale. Si scopre che una candidata al concorso, pronta per affrontare il colloquio orale per diventare preside, risulta essere assegnataria di una farmacia. Sì capito bene, una farmacia. Quindi una vera e propria imprenditrice. La candidata a preside risulta aver superato in serie l’ardua prova preselettiva del concorso tenutasi a maggio 2024 e la contestata prova scritta del 30 ottobre, finita al centro di denunce penali per irregolarità nelle correzioni con manomissioni delle grigli di valutazione accertate da una perita calligrafica del Tribunale di Torre Annunziata. La candidata, dal 30 maggio 2024, è diventata ufficialmente assegnataria di una farmacia a Castello di Cisterna: era infatti in graduatoria dall’11 novembre 2023 come risulta da un decreto della Giunta Regionale avente per oggetto “Concorso straordinario per l’assegnazione di sedi farmaceutiche disponibili per il privato esercizio della Regione Campania”. Ad oggi la stessa proprietaria di farmacia risulta essere tra gli ammessi alla prova orale. Una palese irregolarità per incompatibilità, non accertata dall’Ufficio scolastico regionale, ai sensi dell’articolo 53 del Decreto legislativo 165 del 2001, secondo il quale il dipendente pubblico è incompatibile in caso di assunzioni nel settore commerciale e non può assumere ruoli in società con scopo di lucro. La titolarità di una farmacia, appunto, rientra tra le incompatibilità nel pubblico impiego. In pratica la docente candidata a preside non poteva nemmeno sedersi a fare la prova scritta del 30 ottobre 2024. Ma lo scandalo si arricchisce di un’ulteriore pagina. L’aspirante preside-titolare di una farmacia risulta essere titolare nella stessa scuola del commissario di informatica che dovrebbe selezionare i candidati aspiranti preside. I due risultano titolari in un Istituto di istruzione superiore di Afragola. Entrambi sono colleghi presenti nell’organigramma dello staff del Dirigente scolastico. Stupisce che l’amministrazione scolastica non si sia ancora attivata nei controlli per l’incompatibilità. E stupisce che il concorso per presidi riesca ogni giorno a prestare il fianco a scandali così palesi. Sul concorso presidi in Campania è emerso un vero e proprio scandalo con il ministro dell’Istruzione che ha annunciato provvedimenti seri da parte del governo nazionale per ripristinare la trasparenza e la legalità e garantire un concorso senza condizionamenti.