Concorsi Asl Salerno truccati, indagato consigliere regionale - Le Cronache Ultimora
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Concorsi Asl Salerno truccati, indagato consigliere regionale

Concorsi Asl Salerno truccati, indagato consigliere regionale

C’è un nuovo filone d’inchiesta, e riguarda i concorsi pubblici banditi dall’Asl di Salerno. Le indagini sono affidate alla Procura della Repubblica di Avellino, che avrà il compito di chiarire se il consigliere regionale Vincenzo Alaia, presidente della commissione Sanità, abbia favorito o meno alcuni partecipanti al concorso. Le attività investigative sarebbero scaturite da intercettazioni telefoniche e da sommarie informazioni raccolte dalla Procura di Avellino, guidata da Francesco Raffaele. Al momento, sarebbero sei le persone iscritte nel registro degli indagati, ma, come facilmente prevedibile, l’inchiesta potrebbe ulteriormente ampliarsi, coinvolgendo altri esponenti politici. L’indagine nasce da alcune segnalazioni relative allo svolgimento di un concorso pubblico per l’assunzione presso l’azienda sanitaria locale. Gli investigatori hanno già ascoltato diverse persone. Nella mattinata di ieri, i Carabinieri di Salerno hanno perquisito l’abitazione e l’ufficio del presidente Vincenzo Alaia, sequestrando materiale ritenuto utile alle indagini, tra cui, verosimilmente, computer, telefoni cellulari e faldoni. A raccontare l’accaduto, attraverso i propri canali social, è stato lo stesso esponente di Italia Viva: «Cari amici, con la chiarezza che ha sempre contraddistinto il rapporto che ho con ognuno di voi, voglio essere io a comunicarvi di aver appreso stamani (ieri per chi legge, ndr) di essere interessato da un’inchiesta della magistratura per presunte irregolarità in vicende amministrative. Con grande serenità vi dico che sono del tutto estraneo ai fatti indicati nel provvedimento a me notificato – ha dichiarato il consigliere regionale – Pertanto, con spirito ampiamente collaborativo, nutro l’auspicio che presto emerga tale mia totale estraneità e, nel contempo, esprimo la massima fiducia nell’operato della magistratura. Ho affidato al mio legale, l’avvocato Benedetto De Maio, il compito di tutelare la mia onorabilità in ogni sede e, appena avrò contezza degli atti dell’indagine, chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti. Ho piena consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della legalità e dell’etica e, forte di questa consapevolezza, guardo al futuro con la serenità di sempre». A scendere in campo in difesa di Alaia il deputato irpino e leader di Democrazia Cristiana con Rotondi, Gianfranco Rotondi: «Conosco Enzo Alaia da quando era un ragazzo, e sono certo della sua totale estraneità agli addebiti diffusi in queste ore, confido che saprà dimostrare la propria correttezza e gli faccio i migliori auguri per la sua campagna elettorale, che sarà contro di noi, contro il centrodestra, ma su basi di assoluta indiscutibile onestà», ha dichiarato. e.n.