Con Sant’Antuono tra Vibonati ed Altavilla Silentina - Le Cronache
Provincia

Con Sant’Antuono tra Vibonati ed Altavilla Silentina

Con Sant’Antuono tra Vibonati ed Altavilla Silentina

di Olga Chieffi
Vibonati si appresta a festeggiare Sant’Antonio Abate, patrono della cittadina del Cilento, con i fuochi pirotecnici e la tradizionale processione per le strade del borgo, oggi. Il 17 Gennaio si ricorda il Santo Abate per eccellenza: ritenuto fondatore del monachesimo cristiano, Sant’Antonio fu il primo fra gli “abati” ed uno dei Santi cui la cultura popolare è più legata. Originario dell’Egitto, vagò per il deserto vivendo in parte da eremita, di qui gli appellativi “d’Egitto”, “del Deserto” e “l’Anacoreta”, una miriade di identificativi che conferma la sua magna venerazione; conosciuto anche come “il Grande” per i suoi miracoli e “del Fuoco” per il laborioso connubio che lo lega alle fiamme. Secondo la leggenda respinse le tentazioni demoniache e di qui assunse “il fuoco” come suo emblema. E’ dunque protettore del fuoco ma anche degli animali domestici. La festa attira fedeli anche dai comuni limitrofi. Non a caso in occasione della festività da Sapri comincia il “cammino di Sant’Antonio”, una passeggiata a piedi dal centro capofila del Golfo di Policastro fino al Santuario per assistere alla celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Antonio De Luca. La giornata di celebrazioni prenderà il via alle ore 7.30 con la Santa Messa (in programma anche alle ore 8.30 e 9.30). Alle ore 10.00 è prevista la benedizione dei bambini, degli animali e del lardo. Alle ore 11.00 la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza Mons. Antonio de Luca, mentre alle ore 12.00 prenderà il via la processione per le strade del paese accompagnata dalla Castellana di Camerota. Alle ore 15.00 ci sarà lo spettacolo pirotecnico diurno eseguito dalla diverse ditte dalla “Senatore Fireworks” di Vincenzo Senatore e Figli di Cava de’ Tirreni e Pirotecnica dei Fratelli Romano di Angri e Alle ore 19.00, in Piazza Nicotera, si terrà un altro momento musicale de’ “La Castellana” Ma l’intera provincia di Salerno verrà illuminata dai falò di Sant’Antuono, un rito molto sentito, poiché vicino alla terra, alla natura, con l’accensione e la benedizione del fuoco e al brillìo della vampa, pasta e fagioli e le caldarroste, il tutto innaffiato dal corposo rosso locale, e allietato dalla musica popolare Ad Altavilla Silentina, invece si festeggerà il patrono del fuoco il 20 gennaio con la programmazione della ottava edizione di Hocus Focus – U fuoc r’ S.Antuon”, un incontro tra la tradizione e l’innovazione, tra ciò che è stato tramandato e l’eredità di un evento folkloristico che dura nei secoli. Hocus Focus è un Festival che nasce dall’esigenza di tramandare l’antica tradizione del Fuoco di Sant’Antuono, senza mai dimenticare l’altra finalità principale: la valorizzazione del nostro territorio. L’evento vuole essere, infatti, una vetrina di quanto c’è di bello nel nostro paese e, nel tempo stesso, un invito a visitarlo. È, pertanto, una festa per grandi e piccini, con lo scopo di creare e condividere un messaggio intergenerazionale: l’incontro tra tradizione e innovazione, la valorizzazione della memoria collettiva come opportunità di crescita personale e sociale. Il viaggio iniziatico, come in tutti i miti, attraverso la tradizione, la musica e il cibo, e mettere insieme passato, presente e futuro. La rinascita e la riscoperta di se stessi non può che partire dalle proprie radici. Solo coi piedi ben piantati a terra – quella che ci appartiene – possiamo far crescere i nostri personalissimi rami. I racconti tramandatici dalle teste ormai imbiancate, le sfide di chi è lontano e ha lasciato qui pezzi cuore, che più che pezzi di vetro son scintille, i passi di chi adesso comincia a muoversi per il mondo. Storie che, a guardarle bene, ci accomunano tutti, in un unico grande ciclo, che incessantemente si ripete. “Quest’anno, l’abbiamo fatto strano – rivela il direttivo di Hocus Focus ha cambiato veste e si è spostato nel cuore storico di Altavilla, alla ricerca di nuove forme e nuova consistenza a quello che è stato il cuore pulsante nel nostro paese , centro di vita e socialità .
Socialità che , soprattutto in relazione al Centro Storico, è ad oggi sempre più a rischio . Da qui la decisione di donare a questo luogo una ritrovata vitalità, certi che custodisca un grande potenziale. Lo abbiamo fatto provando a smarcherarne la ancora intatta bellezza, mascherandolo di luci , musica e spettacoli . Siamo figli di questi luoghi, delle persone che l’hanno abitato e di queste antiche strade che ci hanno visto crescere. È stato bello vederle riprendersi, per un giorno, la loro importanza , la loro vita , vestite di abiti fino ad ora mai visti . A noi è piaciuto molto e ci abbiamo messo tutto l’impegno possibile. Non smetteremo di dire grazie a chi ci è stato vicino , agli artisti nostri ospiti, a chi ha partecipato, prendendo parte a questo cambio d’abito . È stata una bella alchimia, che ora ha bisogno di continuare e di evolversi . Abbiamo confidato e continuiamo a confidare nella bellezza , sia quella dei luoghi che quella che trapelava dai volti dei presenti. Una bellezza che arriva forte e fa sembrare tutto più facile e possibile. Al centro della manifestazione resta sempre il Fuoco, tant’è vero che l’apertura del festival sarà segnata dalla suggestiva accensione del grande falò stavolta nello slargo Sant’Egidio con il Sound Waves Experience , a partire dalle ore 22 coi Barracca Republic e a seguire il Dj Set Tade.