La prima sezione penale del tribunale di Napoli ha inflitto all’ex premier Berlusconitre di anni per il reato di corruzione. Con la stessa accusa è stato condannato l’ex direttore del editore dell’Avanti, il salernitano, Valter Lavitola. Il verdetto è stato emesso ieri sera dal collegio presieduto dal giudice Serena Corleto. Accolta dunque la tesi della Procura, rappresentata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli con i pm Henry John Woodcock, Fabrizio Vanorio e Alessandro Milita. Berlusconi è accusato di aver pagato tra il 2006 e il 2008 attraverso Valter Lavitola l’ex senatore Sergio De Gregorio, eletto con Italia dei Valori, poi passato con il centrodestra, con l’obiettivo di sabotare il governo Prodi nell’ambito della cosiddetta “Operazione libertà”. Operazione che, aveva detto il pm Piscitelli nella sua requisitoria, ha rappresentato nella ricostruzione della procura un “colossale investimento economico diretto ad ottenere l’unico risultato che interessava all’uomo Berlusconi, ossessionato solo dalla volontà di mandare a casa Prodi e prenderne il posto”. L’ex premier è difeso dagli avvocati Michele Cerabona e Niccolò Ghedini, mentre gli avvocati Franco Coppi e Bruno La Rosa hanno assistito Forza Italia. La difesa ha insistito più volte sull’argomento della insindacabilità dei voti dei parlamentari, a novembre, il reato di corruzione sarà prescritto. Ieri Berlusconi aveva ritirato l’istanza con la quale aveva chiesto alla giunta per le immunità della Camera di ritenere coperti da immunità parlamentare i fatti al centro del processo.
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