Comaca, l’azienda leader nel campo delle attrezzature per l’agricoltura - Le Cronache
Attualità

Comaca, l’azienda leader nel campo delle attrezzature per l’agricoltura

Comaca, l’azienda leader nel campo delle attrezzature per l’agricoltura

di Oreste Mottola

LA COMACA
L’azienda nasce nei primi anni settanta dalla esperienza maturata a Caggiano dai soci fondatori, Angelo Pucciarelli e Francesco Carucci, nel campo della riparazione meccanica e nella rivendita di mezzi e attrezzature per l’agricoltura, effettuata in collaborazione con alcuni partner dell’industria meccanica in particolar modo con la Fort s.r.l di Sossano (VI).
Grazie a questa proficua collaborazione si progetta e si comincia a produrre il pianale di carico ribaltabile per alcuni modelli di motozappa e motocoltivatori prodotti dalla stessa Fort s.r.l. che riscuotono un notevole successo presso i mercati locali. Questo tipo di attività inizialmente sarà essenzialmente di tipo artigianale e si protrarrà per alcuni anni perfezionando sempre di più la produzione e ampliando l’offerta fino alla costituzione del marchio COMACA (1983) che segna la svolta per l’azienda con la progettazione e produzione completa della prima trattrice agricola con piano di carico (comunemente chiamata “motoagricola”), la famosa “Rambo 4×4”. La “Rambo 4×4″ riscuote un grande successo, dapprima nei mercati locali e successivamente sull’intero territorio nazionale al punto da diventare la “motoagricola” per antonomasia.
Nei primi anni novanta, con un notevole investimento, l’azienda costruisce l’attuale stabilimento di 5000 mq su un’area di oltre 15000 mq, dove la produzione si incrementa notevolmente e le competenze e la specializzazione dell’azienda si consolidano ai vertici del settore per qualità, tecnologia, affidabilità, flessibilità del prodotto e assistenza al cliente. “La motoagricola – afferma Angelo Pucciarelli, uno dei due titolari – è stato il tratto distintivo della Comaca che ci ha dapprima imposti sul mercato locale, poi su quello nazionale, infine a livello europeo, come dimostrano gli accordi commerciali con Francia, Gran Bretagna, Portogallo e Spagna”. La Comaca ha infatti recentemente lanciato sul mercato un veicolo che è dotato di caratteristiche uniche e innovative. Si tratta della nuova Mithos gemellata 4×4, una macchina operatrice multiuso a quattro ruote motrici che dispone di ruote posteriori gemellate per una portata complessiva di sei tonnellate e con una cabina confortevole che può garantire tre posti. Dotato di sospensioni anteriori indipendenti, del tipo Mac— Pherson, e non delle tradizionali balestre, utilizzate dagli altri produttori del settore, il veicolo ha una maggiore stabilità e confort di marcia, maggiore elasticità e migliore assorbimento degli urti, minor peso e minor ingombro, oltre a una minore manutenzione. L’anno della svolta o,per meglio dire, del salto di qualità, va identificato con il 1999, in concomitanza con l’ingresso nell’azienda dei due figli dei soci fondatori, Feliciano Pucciarelli e Sebastiano Carucci, e la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo, inizialmente di 1.200 metri quadri coperti, poi saliti a 4.000, ncon 250 mq che ospitano gli uffici. Oggi la Comaca produce annualmente circa 600 macchine, il 60% delle quali ascrivibili alla tipologia macchine operatrici multiuso mentre la restante parte è costituita da trattrici agricole. «Negli ultimi anni – spiega Feliciano Pucciarelli, direttore ufficio tecnico/acquisti – la quota destinata all’agricoltura è andata diminuendo, a causa della crisi che ha investito il settore, mentre l’edilizia ha guadagnato terreno e, visti i suoi potenziali di crescita, questo trend dovrebbe accentuarsi nel 2008. Di fatto l’omologazione dei transporter come macchine operatrici multiuso ne ha esteso notevolmente l’impiego, con vantaggi di non poco conto per i potenziali clienti del settore edile che, come sottolinea Sebastiano Carucci, direttore commerciale, possono disporre di mezzi dalle portate significative, esenti dal pagamento del bollo auto, agevolati da una tariffa di assicurazione ridotta
e guidabili con la semplice patente B, con un solo limite di utilizzo che consiste nel divieto di circolazione sulle autostrade. Il fatturato complessivo dell’azienda di Caggiano, che lo scorso anno si aggirava intorno ai 6 milioni di euro, viene realizzato per un buon 90% sul mercato italiano. Non mancano tuttavia interessanti sbocchi all’estero, soprattutto in Francia, Portogallo, Spagna, e nelle isole Faroe,a metà strada fra l’Islanda e la Norvegia. L’Oelle parte da Torre Orsaia. L’iniziatore è Biagio La Morticella ed ha ha raggiunto una elevata specializzazione nel settore dei “trasporters” per l’agricoltura, per l’edilizia e per l’industria, tanto da posizionarsi tra le aziende più innovative del Mezzogiorno. Lo stabilimento della “OELLE Costruzioni meccaniche s.r.l.” sorge su un’area di circa 12.000 mq e si sviluppa su circa 4.000 mq di superficie coperta, divisa tra zona destinata alla produzione, ad uffici e servizi. A monte del ciclo di produzione vi è un attrezzato ufficio tecnico che predispone i mezzi tecnologici ed i cicli operativi necessari per la produzione interna, concludendo con i relativi controlli per verificare la conformità del prodotto anche in ordine alla rispondenza dei requisiti richiesti dalle prescrizione legislative vigenti. Ampio sviluppo ha assunto la costruzione delle macchine a trazione elettrica, macchine ecologiche, utilizzate non solo per la prima lavorazione dei prodotti agricoli e la loro successiva trasformazione, nonchè per gli spostamenti all’interno dell’azienda e per il trasporto, collocate in grandissime quantità sui principali mercati esteri. La OELLE serve oggi un ampio bacino di utenza, comprendente non solo una buona parte del mercato nazionale ma anche paesi esteri quali Svizzera, Germania,Belgio, Danimarca, Portogallo ecc.
NAPPO A CAPACCIO.
Il fiore all’occhiello è una macchina è adatta per la coltivazione e la raccolta di carciofi ma spesso viene modificata in base alle richieste specifiche del cliente per potersi adattare a qualsiasi tipo di coltura. Omologata per la marcia su strada si rende comunque efficiente su svariati tipi di terreno. Il suo esordio sul mercato è datato 1982, come officina e rivendita di macchine agricole, per poi passare negli anni ’90 alla costruzione in proprio e specializzazione nel campo della raccolta di carciofi. Protagonista è il Furia 4WD, l’innovativo carro raccolta dotato di un sistema di trasmissione esclusivo che consente di muoversi agilmente in tutte le tipologie di terreno e raccogliere in maniera efficace grandi quantitativi di carciofi non danneggiando le piante. In breve tempo la macchina è stata venduta in tutt’Italia ed utilizzata da centinaia di acquirenti, facendo scoprire livelli di produzione mai avuti prima di quel momento che ne hanno valorizzato le peculiarità: in particolare si realizza una resa di raccolto pari a 98/100% e si ha la possibilità di passare al di sopra delle piantagioni ad un’altezza massima di 120 cm. Successivamente è stato sviluppato il Furia 4WD TB, un carro raccolta basso sterzante su 4 ruote, capace di passare al sotto le piantagioni di kiwi o altre piante a pergolato.