Caldoro non si è preso cura abbastanza dell’Udc. Direi che non si è preso cura della coalizione. Oggi pone come essenziale un’intesa con gli alleati per la sua candidatura, ma in questi anni ha coltivato poco lo spirito di coalizione, a volte preferendo rapporti “face to face””. Lo dice ad Askanews il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale della Campania, Luigi Cobellis, che con altri esponenti del partito sta lavorando per definire liste e alleanze in vista delle regionali di maggio. “Il dialogo fra Udc e Ncd è in corso da tempo – assicura – ma non va finalizzato esclusivamente ai prossimi passaggi elettorali. Deve avere una prospettiva che duri nel tempo. L’obiettivo è quello di fare una lista unica sotto il nome Area Popolare. Un traguardo che giudico concretamente realizzabile”.
In Campania l’Udc ha due anime distinte: quella che propende per l’appoggio all’attuale presidente della giunta regionale (l’assessore al Turismo e al Personale Pasquale Sommese che, di fatto, svolge funzioni di coordinatore in Campania, eletto nella circoscrizione di Napoli con 22891 voti) e quella più autonomista incarnata da Giuseppe De Mita, parlamentare ed ex vice di Caldoro, che nei mesi scorsi aveva proposto un tentativo di dialogo con il Pd quando ancora si pensava di superare le primarie con la scelta di un candidato unitario. Oggi sull’ex sindaco diSalerno De Mita junior ha una posizione chiara considerando vera e propria “pregiudiziale” il rispetto della legge Severino.
Certamente il partito è consapevole di poter contare su un consenso elettorale tale da costituire, ancora una volta, l’ago della bilancia. Alle ultime regionali ha raggiunto il 9,4 per cento di voti, secondo partito del centrodestra dopo l’allora Pdl (31,6) e terzo in assoluto se si considera il Pd (21,4). Un consenso, quello dell’Udc, molto radicato nell’avellinese, terra di Ciriaco De Mita, dove il partito ha raccolto il 17,2 per cento dei voti nel 2010 facendo eleggere Pietro Foglia, attuale presidente del Consiglio regionale in quota Ncd.