di Erika Noschese
Sono le liste civiche e le associazioni a chiedere, a gran voce, la candidatura a sindaco del dirigente scolastico Elisabetta Barone. Il suo nome è emerso proprio nei giorni scorsi, negli ambienti particolarmente vicini al centrodestra ma sembrano essere i consiglieri di Oltre, in particolar modo, a sperare in un sì. Voci vicine ai consiglieri parlano infatti di un nome che potrebbe aggregare anche quelle civiche che, oggi, hanno deciso di proseguire il percorso in solitaria, con un proprio candidato sindaco, dopo il passo indietro dell’avvocato Michele Tedesco che aveva ottenuto il sì non solo dei partiti di area centrodestra ma anche di civiche come Oltre, Salerno in Comune. Nel frattempo, Michele Ragosta, leader dei Verdi è sempre più deciso a non concorrere per la fascia tricolore: al suo posto vorrebbe infatti un giovane attivista, particolarmente conosciuto in ambito politico ma nulla è ancora certo. “Mi entusiasma l’idea di candidare a sindaco di Salerno un giovane appassionato di politica, quella con la p maiuscola sensibile sui temi ambientali e dei diritti. Mi impegnerò per portare nel prossimo consiglio comunale giovani e donne”, ha dichiarato attraverso i suoi canali social Ragosta che, con l’annuncio della sua candidatura a sindaco, aveva messo in campo una lista composta prevalentemente di donne. Ora, tutto sembra congelato in attesa di sviluppi futuri. Intanto, questa sera la riunione del centrodestra. Come facilmente prevedibile nessun nome verrà fuori. Tutto dipende, ancora una volta, dai vertici nazionali che dovranno “dividersi” le grandi città italiane chiamate al voto. Se Salerno diventasse terra di conquista per la Lega allora non ci sono dubbi: il candidato sindaco sarà, inevitabilmente Dante Santoro, consigliere comunale e provinciale uscente che non ha mai nascosto di voler bissare l’esperienza di cinque anni fa quando scese in campo in qualità di candidato sindaco, ottenendo un discreto successo in termini di voti e preferenze. Se invece la scelta toccasse a Forza Italia si punterà su un civico, nome conosciuto nell’ambiente politico ma lontano dai partiti. Anche in questo caso, nulla di certo sembra trapelare circa i nomi dei possibili candidati ma, come ha dichiarato proprio attraverso queste colonne il vice coordinatore regionale Guido Milanese, in questa fase non contano i nomi ma un programma elettorale che possa tenere uniti i partiti, in questa fase così delicata. Dunque, tutto è ancora work in progress e gli scenari potrebbero cambiare ulteriormente se si concretizzasse l’ipotesi di una fusione di Forza Italia e Lega. Sul fronte Movimento 5 Stelle, invece, si lavora all’accordo con Liberi e Uguali per, come aveva anticipato nei giorni scorsi il parlamentare Angelo Tofalo, “offrire ai cittadini un progetto alternativo in occasione della prossima tornata elettorale”. Nonostante gli appelli all’unità anche la sinistra sembra ufficialmente spaccata: Fernando Argentino è ad un passo dal sì ma senza Salerno di Tutti che prosegue con Gianpaolo Lambiase candidato sindaco la corsa verso Palazzo di Città. Lambiase, questa volta, deve fare i conti con l’assenza di Coraggio Salerno che molto probabilmente deciderà di sostenere la civica Salerno in Comune con Gianluca De Martino candidato sindaco.