Edmondo Cirielli torna in Parlamento. Il candidato di Fratelli d’Italia del collegio uninominale di Scafati è stato riconfermato per un posto alla Camera dei Deputati. La vera sorpresa però è Antonio Iannone, ex presidente della provincia di Salerno, che ha raggiunto l’obiettivo e vola in Parlamento. Edmondo Cirielli torna in Parlamento. Il candidato di Fratelli d’Italia del collegio uninominale di Scafati è stato riconfermato per un posto alla Camera dei Deputati. La vera sorpresa però è Antonio Iannone, ex presidente della provincia di Salerno, che ha raggiunto l’obiettivo e vola in Parlamento.
A Scafati lei ha raggiunto un buon risultato. Se l’aspettava?
«Si, siamo contenti del risultato, considerando che le persone volevano votare i 5 Stelle e la Lega. C’è stato un grande voto irrazionale di protesta che chiaramente ha punito i partiti più istituzionali. Giorgia Meloni piaceva tanto, era stimata da tutti ma era il voto razionale. Il voto irrazionale è stato questo. Ciò detto, abbiamo raggiunto quasi il 6% in provincia di Salerno, non possiamo che essere contenti del risultato ma il risultato diventa straordinario perché oltre a me – che sono stato confermato – è stato eletto Iannone. Quindi, a Salerno Fratelli d’Italia raddoppia la sua rappresentanza parlamentare. E’ un aumento del 100% quindi la vittoria vera, straordinaria, è proprio l’elezione di Iannone: abbiamo raddoppiato i parlamentari».
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito. A cosa si deve, secondo lei, questo boom di consensi?
«La colpa principale è di Renzi e De Luca. Il disastro del Pd, le bugie, lo sfascio totale e la vicenda etico-morale con tutti gli scandali hanno fatto crollare il Pd e i loro voti sono andati ai 5 Stelle».
Il crollo del Pd si è registrato un po’ in tutta Italia, non solo a Salerno.«Certo, ma a Salerno il crollo è clamoroso perché nei sondaggi veniva dato al 30%. In Campania, il crollo del Pd ha consentito ai 5 Stelle di vincere in quasi tutti i collegi».Per Fratelli d’Italia lei si aspettava un risultato diverso?
«Guardando i risultati sono contento perché abbiamo quasi gli stessi risultati delle politiche della volta scorsa e non ci dimentichiamo che abbiamo avuto molti cambi di casacca, molti che ci hanno lasciato quindi anche all’ultimo secondo, circa il 6% è un risultato di cui siamo contenti».