E’ stato presentato a palazzo Sant’Agostino il libro “Salerno, la provincia del buongoverno” che ripercorre i quaranta mesi dell’amministrazione provinciale presieduta dall’onorevole Edmondo Cirielli attraverso cinquecento punti fondamentali. L’incontro è stato aperto dai saluti del presidente della provincia di Salerno, Antonio Iannone che ha sottolineato la bontà dell’operato di Cirielli, soprattutto in virtù della difficile situazione in cui l’amministrazione di centro-destra è subentrata nel giugno del 2009: “Il lavoro svolto dall’amministrazione presieduta da Edmondo Cirielli è stato straordinario, ha rappresentato un forte cambiamento con l’amministrazione precedente dalla quale aveva ereditato una situazione drammatica. Venivamo da anni in cui i soldi a disposizione della provincia c’erano ma venivano buttati dalla finestra e purtroppo, le inchieste lo hanno dimostrato, sotto c’era chi era pronto a raccoglierli. Grazie a lui si è avuta una giunta fatta di quarantenni che, pur avendo estrazioni politco-culturali diverse hanno consentito di raggiungere risultati incredibili. Basti pensare che in appena quaranta mesì è stato completato più dell’80% dei punti presenti nel programma. Questo libro ne è la dimostrazione”. E’ poi, ovviamente il turno dell’onorevole Cirielli che ripercorre con soddisfazione e orgoglio i quaranta mesi di governo: “Il significato di questo libro sta nel fatto che un gruppo estremamente composito di uomini e donne in pochi mesi ha fatto un lavoro straordinario, che acquisisce ancor più valore se si pensa alla situazione in cui siamo subentrati. Abbiamo fatto una scommessa, ci siamo chiesti se fosse possibile amministrare bene questa provincia senza comprare consensi e dicendo più no che sì. Oggi possiamo dire di aver vinto quella scommessa. E’ stato il fattore umano la chiave di questo successo, abbiamo puntato sui giovani e sulle donne, non perchè ci tenessimo alle quote rosa, ma perchè le donne di questa amministrazione lo meritavano e prima di noi non potevano dimostrarlo. Ci tengo a sottolineare l’importanza del fattore umano proprio in questo periodo in cui, come sappiamo qualche tradimento c’è stato. D’altronde un grande albero ogni tanto necessita di essere potato di quei rami che succhiano linfa, che mangiano ma non danno frutto”.
Cirielli spiega poi le ragioni che lo avevano portato nei primi mesi del suo governo a rivendicare l’autonomia regionale della provincia di Salerno dalla Campania: “L’autonomia di Salerno era una proposta nella quale ovviamente credevo. Tuttavia ho usato questa proposta anche in maniera strumentale, perchè volevo si sapesse in tutta Italia che Salerno non è come il resto della Campania. Per rivendicare l’identità di questo territorio e aumentarne il prestigio e l’afflusso di turisti. Credo di esserci riuscito e lo dico in base ad un indicatore che non ammette repliche, l’aumento dei cittadini della nostra provincia. Quattro anni fa alcune zone della nostra provincia volevano staccarsi da Salerno, oggi non è più così”. Cirielli, poi, si sofferma sul punto che apre il libro, i finanziamenti strategici: ” I finanziamenti che siamo riusciti a ottenere ci riempiono di orgoglio. Ad esempio siamo riusciti ad ottenere, in tempi di crisi, cinquanta milioni di euro dal Cipe per il prolungamento della tangenziale di Salerno. Abbiamo circa ottocento milioni di euro da investire nei prossimi anni. Credo si tratti degli unici investimenti così ingenti che ci saranno nel nostro territorio”. L’ex presidente della provincia parla anche di Cstp: “Ci si stupisce che si vogliano verificare i conti della Cstp. E’ obbligatorio che ci siano questo tipo di indagini, se così non fosse non saremmo in una democrazia. Anche perchè conosciamo la situazione della Cstp, quando siamo arrivati noi c’erano trecento dipendenti più del dovuto. In questi quaranta mesi ne sono stati assunti due”. Anche la questione aeroporto di Salerno e Costa d’Amalfi viene toccato: “L’aeroporto cambierà il destino di questa provincia. Purtroppo finora non ce lo siamo potuti godere, ma quando siamo subentrati c’erano i dipendenti senza che l’aeroporto funzionasse. Noi siamo riusciti a portare l’Alitalia a Salerno dando grande prestigio non solo all’aeroporto ma a tutto il territorio. Siamo stati corteggiati per anni dalla Ryanair, perchè temevano che quando l’aeroporto sarebbe partito a pieno regime avrebbero dovuto pagare di più per portare le loro linee a Salerno”. Infine Cirielli si mostra estremamente fiducioso sul proseguimento del suo lavoro da parte dell’amministrazione presieduta da Iannone: “Uno degli aspetti che mi rende maggiormente orgoglioso è sapere che pur non essendo più presente in provincia in prima persona, il lavoro cominciato nel giugno del 2009 proseguirà grazie a un gruppo di lavoro estremamente capace che in questi quaranta mesi ha radicalmente cambiato il concetto di amministrazione provinciale nel nostro territorio”.