Cilento e centenari: 101 candeline per Gaetana - Le Cronache Attualità

Prignano Cilento in festa per i 101 anni di Gaetana Tamasco, nata il 12 luglio del 1924. Una bella serata quella di ieri durante la quale nella sua casa di via Salita San Giuseppe, una delle tortuose stradine del centro storico, è stato omaggiato questo importantissimo traguardo.

Una vita non facile la sua, attraversata dalla lontananza del marito che lavorava in Germania e alle prese con ben sei figli da crescere senza mai far mancar nulla ai fratelli per i quali, come era d’usanza all’epoca, è stata anche una madre.

Tanina, come tutti la conoscono, è testimone vivente di un’Italia e di un Cilento che non ci sono più. Posti in cui la vita era totalmente diversa, anni in cui le famiglie erano numerose, il focolare sempre acceso.

Nonostante la povertà e un benessere eccessivo ancora di là da venire, l’amore verso la famiglia e la comunità era tanto. Tra un augurio e l’altro, poi, Gaetana Tamasco ha ricordato un episodio e che i figli, tra cui la già consigliere comunale Gisella Botticchio, hanno sentito un numero imprecisato di volte.

Correva l’anno 1932 e una piccola Tanina si recò, con il padre, presso la vicina Torchiara dove era in visita un alto rappresentante del governo fascista. La nonnina, neo 101enne, è certa: si trattata di Benito Mussolini in persona.

«Ero vestita con una gonna blu e una camicetta nera – racconta – e noi bambini dovevamo ascoltare e salutare il Duce. Ricordo che dalla torre (uno dei luoghi simbolo del centro dell’interno, ndr) si affacciò Mussolino e iniziò un discorso. Disse quello che era statio fatto dal governo e quello che si sarebbe dovuto.

Predicava (usa un termine del dialetto cilentano e cioè “prerecava”) le azioni del governo fascista per il territorio». Una testimonianza storica, questa, dall’altissimo valore che bel spiega le azioni del fascismo e della propaganda, incentrata sulle adunanze e sui discorsi in pubblica piazza tanto del Duce quanto di altri rappresentanti.

Torchiara, in questo, vanta anche un esponente del “fascio” e cioè Sabato Visco, studioso e nutrizionista, primo firmatario del Manifesto degli Scienziati razzisti e forte sostenitore delle politiche razziali del 1938.

Riferimenti storici a parte, che non possono e non devono essere dimenticati, Gaetana è l’esempio concreto della forza delle donne cilentane, depositarie di segreti antiche, di formule apotropaiche e di sapienza. Tesori da custodire.