«Molti di coloro i quali avrebbero dovuto controllare i movimenti dei dipendenti ricoprono anche delle posizioni organizzative. E’ inaccettabile tutto questo». Punta il dito contro chi ha omesso la vigilanza, peccando probabilmente di distrazione, il sindacalista della Cisl Giuseppe Cicalese che tiene anche a specificare che «la denuncia originaria non è partita da me» – spiega – «Sono stato chiamato, sì, dalla finanza ma in qualità di persona che sarebbe potuta essere informata dei fatti. Mi fu chiesto se riconoscessi qualcuno in quei video. Tutto qui. Insomma, fui chiamato a denuncia già avvenuta». Ma l’attenzione, oltre che sul comportamento scorretto tenuto dai dipendenti del Ruggi, ora è tutta rivolta a chi avrebbe dovuto monitorare costantemente quanto accadeva tra i corridoi dell’azienda ospedaliera: «Ci sono figure preposte a questo – afferma ancora Cicalese – tra capi reparto, capi sala, dirigenti di area che hanno il compito di tenere sotto controllo non soltanto entrate e uscite anomale ma anche i surplus di straordinario, circostanza che si verifica spesso al “Ruggi”. Molte di queste figure, inoltre, hanno anche una posizione organizzativa, uno “status” che consente loro di portare, annualmente, una somma che va dai 6.000 ai 9.000 euro. Ebbene, chi è preposto ha tutti i mezzi per vigilare su quello che accade nell’ospedale ma, a quanto pare, non è stato fatto. Bisognerebbe prendere provvedimenti in merito». Chiede invece tutti i nomi dei “furbetti del marcatempo”, Cosimo Cicia presidente del collegio Ipasvi Salerno, perché – dice – sono accusati di non avuto rispetto della salute né dei soldi pubblici» e pertanto «si assumeranno tutte le responsabilità delle loro azioni». «Vogliamo capire quanti e quali infermieri sono coinvolti in questa vicenda giudiziaria. A tutela del Collegio, e dei colleghi onesti, deve essere nostro dovere adottare tutti i provvedimenti del caso. Cercheremo di capire i confini di queste accuse che possono aver trovato, tra gli oltre 8000 iscritti, qualche mela marcia. Confidiamo nel lavoro certosino della Magistratura che troverà nel Collegio un alleato». Cicia ha anche incontrato il commissario straordinario dell’Asl Salerno, Antonio Postiglione, al quale ha presentato istanze precise. «Abbiamo parlato della stabilizzazione dei precari, spiega il presidente. Sono giunte rassicurazioni in tal senso e confido nel buon esito. A questo, aggiungo che è stata affrontata anche la tematica della sicurezza: gli infermieri devono poter lavorare in un luogo sicuro e non scendere di casa armato di elemento come se li attendesse il fronte». (man)
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