di Arturo Calabrese
La strada della vittoria è lunga e costellata di tanti, troppi, ostacoli. Dopo l’esposto via social, rilanciato dall’associazione “Vorreiprendereiltreno” e in un articolo pubblicato su queste pagine, il giovane attivista per i diritti dei disabili Christian Durso ottiene un piccolo grande risultato. Nella sua Montano Antilia, borgo cilentano ove è solito soggiornare in alcuni momenti dell’anno, il locale istituto bancario aveva installato uno sportello esterno. L’inaugurazione, manco a dirlo, fu eseguita con tutti gli onori con tanto di megadirettori di fantozziana memoria e di sindaci fasciati. Il problema era che lo sportello non fosse a norma perché troppo alto e quindi fuori dalla portata di un cittadino in carrozzina. Durso come sempre non si è arreso e ha denunciato, ha alzato la testa e la voce. Ha fatto rumore, insomma, l’attivista e chi di dovere, dopo un momento in cui le posizioni e le idee sembravano non dovessero cambiare, abdicano e scendono dal trono. «Il bancomat è stato abbassato – dice – ma non è stato per il momento rimosso lo scalino che non permette di avvicinarsi agevolmente per effettuare le operazioni. Verrà rimosso? Vediamo cosa succede nei prossimi giorni. Nel mio reclamo alla banca – aggiunge Durso – unitamente a quello di Vorreiprendereiltreno, è stato chiesto che deve essere reso a norma di legge ed al momento non può considerarsi tale perché non vi devono essere impedimenti e barriere architettoniche di alcun genere». In prima battuta a Christian Durso venne chiesto di non fare tanto rumore perché altrimenti la banca avrebbe potuto addirittura decidere di eliminare il servizio, ai danni della comunità. Ciò, fortunatamente, non è avvenuto. In ogni caso, quanto fatto dall’istituto bancario non basta e nei prossimi giorni si attendono novità.