Pina Ferro
Aveva nascosto lo stupefacente negli slip per poi consegnarlo al figlio, detenuto nella casa circondariale di Salerno. Quando il carcerato Luigi Calamita, ha appreso che la madre era stata “scoperta” temendo che fosse stata ammanettata ha cominciato a dare in escandenscenza e con il piede di un tavolino ha rotto telecamere di sorveglianza, vetri, televisore e tutto ciò che vi era nel suo raggio di azione compresi alcuni detenuti. Riportare la calma è stata un’operazione complicatissima. L’episodio è stato registrato ieri mattina, nella casa circondariale di Fuorni. La donna era già attenzionata da quache tempo dagli uomini del commissariato di Battipaglia. Sia lei che il figlio, detenuto per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono residenti nell’hinterland napoletano. I poliziotti avevano appreso da indiscrezioni dell’arrivo della signora presso la casa circondariale di Fuorni con dello stupefacente e per questo hanno chiesto supporto ai colleghi della polizia penitenziaria ed al direttore della casa circondariale Stefano Martone. Erano circa le 12 quando la donna si è presentata presso il penitenziario per avere un colloquio con il figlio. Prima di entrare nella sala colloqui la congiunta di Luigi Calamita è stata invitata a sottoporsi ad un controllo sia personale che degli effetti personali che aveva con se.A questo punto, resasi conto di avere il fiato addosso da parte degli agenti ha messo le mani negli slip ed ha estratto un involucro che ha consegnato agli agenti della penitenziaria e contenente 50 gr di haschisc. La droga è stata sottoposta a sequestro ed è stato avvisato il magistrato di turno. Successivamente la donna è stata condotta presso gli uffici del commissariato di Battipaglia e al termine dell’espletamento delle formalità di rito è stata denunciata. Nelle prossime ore dovrebbe essere sentita dal magistrato. Non appena il figlio ha appreso che la madre era stata presa pizzicata con lo stupefacente convinto che fosse stata arrestata ha dato di matto, con un piede di tavolino ha spaccato tutto. Per riportare la calma sono dovuti intervenire il direttore Martone il comandante del nucleo di polizia penitenziaria e gli agenti. Dopo qualche ora di tentato dialogo, Luigi Calamita si è placato scusandosi per il disastro combinato. Immediatamente soccorso è stato sottoposto a dei controlli sanitari e successivamente, considerato lo stato di agitazione, è stato messo in Alcuni detenuti sono stati medicati dagli infermieri in servizio nel penitenziario: colpiti da Calamita hanno riportato alcune escoriazioni. Ancora una volta la Polizia Penitenziaria riesce a tenere testa a questi eventi incresciosi che continuano a verificarsi nella casa circondariale di Salerno. La Uil manifesterà il 12 giugno a Napoli davanti al provveditorato: la carenza di personale determinerà problemi nel godimento delle ferie estive.