I solenni festeggiamenti per la Vergine Maria Ss.ma Incoronata dell’Olmo, Patrona di Cava de’ Tirreni, rappresentano da sempre – nelle parole del Sindaco, Vincenzo Servalli – “un momento particolarmente sentito dalla comunità cavense, durante il quale si rinnova la devozione nei confronti di Maria e, correlativamente, si riscoprono le radici spirituali della Città” “L’adesione al Piano di Riequilibrio e il concreto avvio di una serie di attività tese ad assicurare il risanamento finanziario dell’Ente” – ha proseguito il Sindaco – “hanno consentito, quest’anno, la realizzazione di un programma particolarmente importante, che ha visto coinvolto l’Amministrazione, con il prezioso impulso e il coordinamento del Consigliere Delegato alla Cultura, il Prof. Armando Lamberti, al quale esprimo il mio sincero ringraziamento. Ritengo di rivolgere un apprezzamento per l’impegno profuso al Vicesindaco Nunzio Senatore, all’Assessore al Bilancio, Antonella Garofalo, e all’Assessore alle Attività Produttive, Annetta Altobello. Un programma che – ne sono fiducioso – sarà di pieno gradimento per la popolazione cavese, per la quale questa è la più amata di tutte le feste, per quella fusione di religione e spettacolo che sazia la mente, il corpo e lo spirito”. “Mi piace sottolineare” – ha dichiarato in proposito il Consigliere Delegato alla Cultura, il Prof. Armando Lamberti – “che la festa patronale, per tutti i cavesi, costituisce un’occasione significativa per dare continuità ad una tradizione secolare, gettando così un ponte con l’antico passato della Città e al contempo con un futuro in cui rinnovare la devozione collettiva. Una Città come Cava de’ Tirreni, difatti, ha nella fede un tratto della sua storia millenaria, testimoniata non solo dalla meravigliosa Badia – luogo di incontro, con la sua Biblioteca, tra il sapere degli antichi e la sensibilità della spiritualità cristiana – ma anche dalle tante chiese e dai numerosi conventi che costellano il centro cittadino e le sue frazioni”. “Con i solenni festeggiamenti in onore della Santa Patrona, quindi” – prosegue il prof. Lamberti – “la Città ritrova se stessa, perché la Vergine Incoronata dell’Olmo, con la sua protezione verso la comunità, ne rappresenta anche un altissimo simbolo, a cui tutti siamo affezionati e legati. Cava de’ Tirreni, città mariana ed eucaristica, rinnova così il suo affidamento a Maria, testimoniando una profonda fede popolare”. Se la dimensione religiosa non può non essere indubbiamente centrale, la celebrazione patronale – proprio perché alto momento di condivisione per tutta la città – è anche un’occasione per proporre, come si diceva, un vasto programma di manifestazioni civili. E il Prof. Lamberti rileva, all’uopo, che “la rassegna degli eventi organizzati dall’Amministrazione è proprio in coerenza con la solennità della Festa Patronale, è decisamente articolata e prevede una particolare attenzione alle famiglie e ai bambini (con numerosi spettacoli), e manifestazioni che spaziano dalla tradizione napoletana al varietà, dal teatro e dal cabaret alla musica classica, leggera e jazz”. “Tra le tante” – continua il Delegato alla Cultura – “mi piace sottolineare il Concerto all’alba dedicato ‘a Maria’, che si terrà sul Belvedere del Convento di S. Felice l’8 settembre alle ore 5:30, e la presentazione del libro ‘Ave Maria’ di Ermes Ronchi, che si terrà martedì 10 settembre alle ore 17:30 a Palazzo di Città con l’attribuzione del Premio ‘Raccontiamo il bello che c’è’’ al giornalista e scrittore Franco Bruno Vitolo”. C’è una novità, quindi, anche a sentire il prof. Lamberti, che da sola – per così dire – “vale il prezzo del biglietto”, cioè, il Concerto all’alba di Elisabetta D’Acunzo, dedicato “A Maria”, nello splendido scenario del Belvedere del Convento dei Cappuccini: per qualche ora sarà così rivitalizzato un luogo che per decenni ha fatto la storia sociale della Città. E con questo evento verrà anche richiamata l’iniziativa più suggestiva di esibizioni del genere, cioè i famosi e “magici” concerti all’alba del Festival di Ravello dalla altrettanto “magica” Villa Rufolo. Un’altra chicca della Rassegna, per rimanere ai suggerimenti del Delegato alla Cultura, avverrà martedì 10 settembre alle 17,30, con la presentazione del libro di Ermes Ronchi “Ave Maria, la preghiera che allarga il cuore”, con il coordinamento dello stesso Prof. Armando Lamberti e gli interventi di don Antonio Landi (Pontificia Università Urbaniana) e don Giovanni Pisacane (Parroco di Sant’Arcangelo). Al termine della presentazione sarà consegnato il Premio “Raccontiamo il bello che c’è”, giunto alla sua terza edizione. Nei primi due anni il riconoscimento è stato attribuito a Mons. Beniamino De Palma, già Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, ed a Giulia Moscariello, la ragazza che, in un gesto di estrema generosità, cercò di salvare la vita ad una compagna che stava per essere investita da un’auto (per questo perse l’uso di una gamba ed è stata poi nominata “alfiere della Repubblica”). Quest’anno il premio sarà conferito al prof. Franco Bruno Vitolo, motore della vita culturale cittadina, referente per scrittori ed artisti emergenti, collaboratore attivo per tante manifestazioni, coordinatore della Rassegna “Un libro (quasi) al giorno”, giornalista e presentatore di eventi, autore o curatore di numerose pubblicazioni (molte delle quali riguardanti l’identità metelliana), e attivo partecipante alla squadra che ha realizzato e reso operativo il Museo di Mamma Lucia. Oltre a queste due “chicche”, si registrano tante iniziative, una più suggestiva dell’altra, a cominciare dagli eventi musicali, che hanno inizio venerdì 6 settembre, con l’esibizione nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città della Corale Popolare SS. Sacramento dell’Ente Montecastello, alle ore 20. E, poi, il Gran Concerto Bandistico “Città di Cava de’ Tirreni”, come ogni anno, suonerà ancora per il Corso, domenica 8 settembre, alle 10 e alle 18,30, soffermandosi poi allegramente a mezzogiorno in Piazza Duomo per un lieto aperitivo musicale. E domenica sera la banda continuerà a suonare, con il Gran Concerto Lirico-Sinfonico in Piazza Duomo, alle 21,30. E, dopo di loro, tante altre orchestre allieteranno le serate di Piazza Duomo: sabato 7 settembre, la Nientedimeno Swing Band, alle ore 22, e lunedì 9 settembre la Controrchestra Big Band di Massimo Galantucci intoneranno canzoni nazionali e internazionali.Mercoledì 11 settembre, poi, sarà la volta di Gianni Pelella, straordinario chansonnier e intrattenitore specializzato in canzoni napoletane, mentre giovedì 12 ci si entusiasmerà per l’orchestra Pop Ruah, specializzata in musiche da film. Domenica 15 settembre, “I posteggiatori abusivi” chiuderanno con il classico napoletano questa ondata di concerti serali, che allieteranno le orecchie di tutti. Gli spettacoli serali non si limiteranno ai concerti di vario genere, ma comprenderanno anche show di personaggi noti e popolari, come Enzo Attanasio, che con recitazione e musica proporrà un delizioso omaggio a mostri sacri come Eduardo e Totò. Ancora, Lello Musella con “Corti si nasce”, sabato 14 settembre, proporrà sketch, musica, canzoni, monologhi; venerdì 13 settembre, alle 21,30, Gerry De Mita con “Permettete… mi presento”, presenterà canzoni e macchiette con musica live; il Centro Sportivo Italiano (CSI) alle 21 di lunedì 16 chiuderà la serie delle manifestazioni civili con un vorticoso spettacolo di Danza Sportiva. Non solo serate, però: i pomeriggi e qualche mattinata sono dedicati ai bambini ed a scoperte di nuovi siti e nuove logiche di vita collettiva. Ne è un esempio il Parco Urbano Centrale (il terzo appena aperto, dopo Santa Lucia e San Pietro), sulla Nazionale presso la Chiesa della Madonna dell’Olmo, dove sabato 7 si esibirà il Mago èlite show, proveniente dalla trasmissione TV “Tu sì que vales”; lunedì 9 settembre si esibirà Zio Potter (da “Italia’s go talent”) e giovedì 12 settembre la Compagnia degli Sbuffi, dopo la Parata per il Corso alle 17,30, porterà i giovanissimi a contatto con Alice nel Paese delle meraviglie, alle 18,30 con replica alle 19,30. Soddisfatto, quindi, il Delegato alla Cultura: “L’Amministrazione, con il supporto dell’intera macchina amministrativa, ha lavorato alacremente” – conclude il Prof. Lamberti – “ad un articolato programma, peraltro spalmato in un arco temporale più lungo del solito per consentire a tutti i cavesi di poter trascorrere più serate all’insegna della buona musica, dello spettacolo, dell’arte, anche tenuto conto che non era stato possibile realizzare una programmazione estiva. Una rassegna, quindi, che copre più giorni e che vede coinvolte realtà culturali affermate e nuovi soggetti emergenti, anche attivi sul nostro territorio, e che vuole coniugare la doverosa attenzione alla dimensione spirituale con l’esigenza, comune a tutti, di trascorrere giornate di festa all’insegna della cultura e della gioiosa condivisione. Mi auguro, quindi, che valutazioni e giudizi siano espressi dopo la visione delle varie manifestazioni, e non sulla base di una semplice mancanza di questo o quell’artista noto. Viviamo nella semplicità e nella pienezza l’atmosfera della Festa Patronale!”.
Paolo Piluso