Pina ferro
Arrestato lo scorso 14 settembre è fuggito dal carcere di Fuorni con l’intento di raggiungere la moglie e i figli in Romania. Almeno questo quanto avrebbe dichiarato Istvan Rostas, il diciottenne romeno evaso ieri e rintracciato nel pomeriggio di ieri nei pressi della stazione degli autobus di Pagani. Era proprio nella cittadina dell’Agro che il 18enne era stato arrestato dieci giorni fa e dove era tornato per raggiungere alcuni suoi amici per poi tornare in Romania. Sono stati i carabinieri della tenenza di Pagani ad individuare Istvan Rostas, nei pressi della stazione degli autobus paganese. Rostas ero stato arrestato, dagli stessi militari, lo scorso 14 settembre per un tentativo di rapina in strada a un uomo di 40 anni, il quale era stato anche colpito alla gola con un coltello dal malvivente, riportando lesioni lievi. Alle indagini ha collaborato anche il nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria che nei minuti immediatmente successivi all’evasione si sono attivati per rintracciare il diciottenne. Intorno alle 10 di ieri mattina, il detenuto si trovava nel cortile della casa circondariale per la consueta passeggiata. Ad un tratto approfittando di essere da solo e lontano dalla guardia penitenziaria ha scavalcato il muro di cinta e dopo essersi lanciato nel vuoto si è allontanato attraverso le campagne circostante. A piedi ha raggiunto la fermata del bus che si trova di fronte alla Centrale del Latte a Fuorni ed è salito su un autobus diretto a Salerno. Arrivato in centro si è accomodato su un mezzo di trasporto che lo ha portato fino a Pagani dove i militari erano già stati avvisato dagli uomini della Penitenziaria. A seguito di tempestive ricerche attivate dal Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, con l’ausilio anche di mezzo aereo del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano, sia nelle immediate vicinanze dell’istituto penitenziario sia nei potenziali luoghi dove il soggetto avrebbe potuto recarsi, i carabinieri della Tenenza di Pagani lo hanno rintracciato. Al momento del fermo, il giovane ha reagito aggredendo i militari – che hanno riportato lievi lesioni – nel tentativo di proseguire la fuga. E’ stato tuttavia bloccato e condotto in caserma, da dove è stato poi trasferito nuovamente nella Casa Circondariale di Salerno per il ripristino della custodia cautelare in carcere
«E’ giunto il momento di dare una conseguenzialità a tutte le denunce fatte dalla Uil Polizia Penitenziaria in tutti questi anni». L’amaro sfogo arriva da Daniele Giacomaniello, segretario Provinciale della Uil PA Polizia a seguito di quanto accaduto ieri mattina nel carcere di Fuorni. «Purtroppo lo stato di emergenza, è stato affrontato in controtendenza rispetto alle nostre richieste. Servono interventi urgenti e concreti, occorrono sistemi tecnologici adeguati e attività di prevenzione e intelligence piu funzionali, anche in considerazione dell’emergenza terrorismo e radicalizzazione all’interno degli istituti penitenziari, con un adeguato numero di poliziotti penitenziari per poter gestire secondo norme, un mondo cosi complesso come quello del carcere. Con l’episodio verificatosi possiamo solo dire che si è trattata di una morte annunciata, perché per l’ennesima volta, ci troviamo a dover denunciare, il nostro piu vivo rammarico, per il totale immobilismo serbato dall’Amministrazione Penitenziaria centrale e regionale. Abbiamo piu volte denunciato anche la grave carenza di organico della Polizia Penitenziaria in forza alla casa circondariale di Salerno, perché carente di circa 70 unità e la cosa che piu ci lascia con l’amaro in bocca, e’ che di tutte queste problematiche, compresi gli episodi di disordine e di protesta tra detenuti, e qualche volta anche nei confronti del personale della Polizia Penitenziaria, sono stati investiti I Magistrati di Sorveglianza di Salerno, il Prefetto e il Garante dei detenuti, ma ad oggi, nessuno ci ha dato risposta. Mi è doveroso ribadire, – continua il sindacalista, – che senza sistemi tecnologici adeguati e una consolidata carenza di personale, anche I turni di servizio per questi Poliziotti, diventano estenuanti, perché costretti a coprire più posti di servizio, spesso sconnessi e con carichi di lavoro oggettivamente eccessivi, comportando spesso l’inosservanza dei diritti soggettivi. Facciamo appello conclude il Segretario, a tutti gli organi istituzionali competenti, affinche’ vengono presi seri provvedimenti in merito, prima che il sistema carcere, implode del tutto».