di Arturo Calabrese
È durato circa tre ore il consiglio comunale di ieri a Castellabate. Si è trattato di un’assise in convocazione straordinaria con un unico punto del giorno: “Risoluzione della convezione stipulata tra Consac e Comune di Castellabate. Provvedimenti”. Lo scontro era tra la maggioranza, che durante la campagna elettorale di due anni fa ha portato tale risoluzione come cavallo di battaglia, e la minoranza unita che invece si è detta contraria, ma per una motivazione ben precisa. Per Domenico Di Luccia, Costabile Nicoletti e Luisa Maiuri, infatti, qualora il Comune di Castellabate dovesse risolvere unilateralmente il contratto con Consac andrà incontro ad un danno erariale.
Pericolo che, stando ai tre dell’opposizione, si profilerebbe all’orizzonte. Luisa Maiuri, inoltre, pone l’accento su un paio di questioni tra cui quella relativa al personale e al futuro dei dipendenti di Consac di Castellabate. Argomento che toccò nel 2018 l’attuale sindaco che allora sedeva tra i banchi della minoranza. Secondo Nicoletti, poi, il consiglio dovrebbe seguire le norme e non prendere decisioni senza una precisa regolarità. A chiudere il trittico di interventi è Di Luccia, già candidato sindaco: «Lasciamo Consac – dice – ma non sappiamo dove andremo. Asis ha respinto la richiesta e dunque non è ben chiaro cosa faremo nel prossimo futuro. Cosa succederà – si chiede – nel periodo di mezzo, quando cioè ci sarà il passaggio da Consac a altro gestore?».
«Questo atto – dice l’opposizione – porterà l’ente a scontrarsi con Consac in una diatriba legale dal quale probabilmente ne usciremo sconfitti e quindi è meglio tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi». Dal canto suo, la maggioranza rimane sulle proprie posizioni e col vicesindaco Luigi Maurano perora la proposta: «Approvando la risoluzione del contratto – dichiara prendendo la parola – supereremo il Rubicone e manterremo una promessa fatta ai cittadini. Non dimentichiamo le bollette pazze arrivate alla popolazione dopo che l’allora maggioranza che oggi siede dall’altra parte approvò l’entrata in Consac. Dovevamo farlo e finalmente oggi si arriva alla fine di un lungo percorso – conclude – che ha visto protagonista questa amministrazione».
Al termine degli interventi, i tre dell’opposizione, orfani di Catina Tortora, presentano un emendamento secondo il quale il comune dovrà fare voto all’Ente Idrico Campano per fare in modo che l’ente posso entrare in Asis. Inoltre, tramite il medesimo si dovrà chiedere a Consac il rifacimento della condotta idrica e lavori al depuratore. Con soli tre voti favorevoli, la proposta è respinta. A margine dell’assise, l’amministrazione del sindaco Marco Rizzo esprime la propria soddisfazione per quanto fatto: «Si è lavorato come sempre per il bene di Castellabate e per i suoi cittadini. Adesso affronteremo e supereremo quelle problematiche e quelle emergenze che cittadini e turisti hanno vissuto anche la scorsa estate con la sospensione dell’erogazione idrica». Adesso, si dovrà capire cosa succederà dopo la risoluzione del contratto, di certo c’è che quella di ieri sarà una pietra miliare per la storia del centro cilentano.