Castel S. Giorgio. Arrivano i fondi per riaprire l'ex ospedale di Trivio - Le Cronache Provincia

Filippo Pio Bisaccia Arriva il più importante fiore all’occhiello dell’Amministrazione Comunale di Castel San Giorgio da 30 anni a questa parte. Il sindaco Paola Lanzara e l’assessore ai Lavori Pubblici Mimmo Sellitto, avranno di che andare fieri nei prossimi anni. Castel San Giorgio avrà a breve il suo ospedale di comunità. Arrivano i soldi per ricostruire Villa Eleonora, l’ex tubercolosario di Trivio, proprio davanti all’uscita autostradale dell’A30. Proprio ieri, il 13 dicembre, sono stati stanziati dall’Asl Salerno ben 7milioni e 800 di euro per abbattere e ricostruire in tempi brevissimi la nuova struttura sanitaria che si inserisce all’interno della rete delle strutture di prossimità. I fondi stanziati dalla Regione Campania e girati dall’Asl al Comune, dovranno essere spesi per la realizzazione dell’opera nel più breve tempo possibile perché inseriti nei progetti previsti dalle opere finanziate dal PNRR e quindi con tempi certi e scadenzati per rispettare i vincoli dell’Unione Europea. Con la delibera 1888 del 13/12/2024 l’Asl analizza le premesse burocratiche e progettuali dell’opera e approva “….la rifunzionalizzazione con abbattimento e ricostruzione di un nuovo fabbricato destinato alla Centrale Operativa Territoriale. Alla Casa della Comunità, e all’Ospedale di Comunità, su un’area libera e di proprietà dell’Asl Salerno, sita alla via Claudia Lanzara, immobile denominato ex Sanatorio Villa Eleonora nel Comune di Castel San Giorgio……”. Inutile cercare di descrivere la soddisfazione di Paola Lanzara e di Mimmo Sellitto. Della riconversione dell’ex tubercolosario di Trivio a Castel San Giorgio si parlava da circa 40 anni, facendo solo “chiacchiere” ma mai giungendo a conclusioni concrete. “E’ proprio questo che vorrei rispondere a chi ci critica – spiega Paola Lanzara – Per noi parlano i fatti e questo è un altro fatto della nostra concretezza e non di parole vuote e al vento. Dopo il Puc, le nuove scuole e quelle vecchie messe in sicurezza, la nuova caserma dei Carabinieri, il ripescaggio dell’area del mai realizzato Teatro, dei servizi migliorati, del risanamento delle casse comunali, dell’eliminazione del contenzioso, delle tante migliore alla sicurezza idrogeologica del territorio, e di tante altre cose, ora arriva anche questa notizia dove i grandi Soloni del passato si erano sprecati a favoleggiare le più disparate utilizzazioni, ed invece, noi, in silenzio, lavorando sodo, non solo abbiamo ricevuto soldi pubblici, ma abbiamo rispettato quella destinazione sanitaria dotando il Comune di un ospedale di Comunità, per la prima volta nella sua storia. Mi sembra la migliore risposta concreta a chi invece passa il proprio tempo a favoleggiare impegni politici nebulosi, a imbottigliare nuvole e a cercare di riempire le bottiglie con i cucchiani. Chiaramente ammesso che ci sia chi ancora crede in loro”. Al sindaco fa eco l’assessore ai lavori pubblici Mimmo Sellitto. “Dire che siamo felici è poco – spiega l’esponente della giunta Lanzara – Nei prossimi mesi prevediamo già la posa della prima pietra e i lavori dovrebbero procedere spediti. L’Asl ha bruciato tutti i tempi proprio per permettere la contrattualizzazione dei lavori e noi ci faremo trovare pronti con i nostri uffici per facilitare tutto l’iter e gli stessi cantieri. Con questa opera si porta a compimento una idea che sembrava una favola. L’abbiamo realizzata senza grandi proclami, lavorando in silenzio, con umiltà e principalmente con serietà”. Il nuovo ospedale dovrà contenere anche tutte le strutture per gli ambulatori di comunità e di prossimità dove dovranno impegnarsi anche i medici di base del territorio. “Tutto questo è stato possibile – ha detto Paola Lanzara – grazie al costante impegno non solo nostro, ma del Presidente della Giunta Regione Vincenzo De Luca, che non ha fatto mancare l’attenzione al nostro territorio nella programmazione della Campania. Non appena cominceranno i lavori prenderemo i contatti con i medici di base delle aree di pertinenza e si avvierà un confronto con gli Enti sovraordinati affinchè le nuove strutture possano essere r iempite dei necessari contenuti assistenziali e socio-assistenziali”.

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