Chiedono lo scioglimento del consiglio comunale e la rimozione degli organi Oreste Agosto, Cesare Guarini e Rita Peluso, hanno attivato una iniziativa con altri cittadini salernitani, in merito alle omissioni del Comune di Salerno, riguardanti la illecita deviazione del torrente Fusandola, intervenendo a poche ore dall’incontro organizzato dal centrodestra durante il quale ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere al Procuratore di far intervenire le istituzioni in merito alla sentenza emessa dalla Corte d’Appello. «A distanza di circa 2 anni dalla sentenza del Gip del Tribunale di Salerno, che ha riconosciuto il rischio esondazione nel centro storico cittadino, a seguito della inopinata deviazione abusiva del torrente Fusandola, nessuna iniziativa è stata posta in essere dal Comune di Salerno. Nonostante ben 3 provvedimenti da parte del Ministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica, che invitavano a dare esecuzione a detta sentenza del Gip, il Comune è rimasto reiteratamente inerte – hanno dichiarato Agosto, Guarini e Peluso – La legge consente al Ministro dell’Interno di attivare il procedimento di scioglimento del consiglio comunale e la rimozione degli amministratori che compiono persistenti violazioni di legge. Nel caso concreto, le omissioni reiterate sono a carico del consiglio comunale, del sindaco e degli assessori. In particolare, il consiglio comunale, nonostante abbia contezza della sentenza del Gip del Tribunale di Salerno è venuto meno ai suoi obblighi in materia di protezione civile omettendo l’aggiornamento del piano di protezione civile, che risale all’anno 2016, senza tener conto del rischio idraulico e del relativo scenario di pericolosità derivante della deviazione del Fusandola e omettendo di porre in essere le iniziative di prevenzione dei rischi, obbligo previsto dal codice della protezione civile». Nello specifico, fanno presente che il consiglio comunale, nonostante abbia contezza della sentenza del Gip del Tribunale di Salerno è venuto meno ai suoi obblighi in materia di protezione civile omettendo l’aggiornamento del piano di protezione civile, che risale all’anno 2016, senza tener conto del rischio idraulico e del relativo scenario di pericolosità derivante della deviazione del Fusandola e omettendo di porre in essere le iniziative di prevenzione dei rischi, obbligo previsto dal codice della protezione civile. Il piano comunale di protezione civile è un obbligo dei Comuni e deve essere approvato e aggiornato con deliberazione consiliare. «Il Sindaco, sotto altro aspetto, titolare di poteri di ordinanza contingibile ed urgente, nonché capo della protezione civile, non ha mai adottato alcun provvedimento emergenziale – hanno aggiunto – L’Assessore alla trasparenza non ha mai ordinato la pubblicazione della sentenza del Gip, per l’attuazione della normativa in materia della diffusione delle informazioni ambientali, riguardanti le criticità della deviazione del torrente Fusandola. Gli Assessori all’urbanistica, alle opere pubbliche e all’ambiente non hanno mai attivato procedimenti ed azioni per prevenire i rischi derivanti dalla deviazione del Fusandola. Auspichiamo, alla luce delle reiterate violazioni di legge da parte del Comune di Salerno, un immediato intervento ministeriale per ripristinare la legalità violata, in relazione al perseguimento di un interesse fondamentale dello Stato connesso alla salute della comunità salernitana». er.no
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