di Andrea Pellegrino
C’è anche l’ordinanza dell’11 settembre della I sezione civile del Tribunale di Napoli sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma. Anche in questa circostanza giudice relatore è Anna Scognamiglio ed anche, alla vigilia di questo pronunciamento, Manna esercitò presunte minacce o promesse di intervento. Così come avvenne a luglio per l’udienza che bloccò gli effetti della legge Severino nei confronti del governatore De Luca.
La pronuncia dell’11 settembre riguarda il ricorso presentato da un gruppo di ex consiglieri regionale di centrodestra (Pietro Foglia, Giuseppe Maisto, Gennaro Salvatore, Angelo Marino, Paolo Romano, Sergio Nappi, Antonia Ruggiero, Luciano Schifone, Mafalda Amente e Giovanni Fortunato), assistiti dall’avvocato Salvatore Di Pardo. I ricorrenti chiedevano che Vincenzo De Luca venisse dichiarato sospeso dal giorno delle elezioni e non dopo la proclamazione. Se accolta l’istanza, De Luca non avrebbe potuto insediarsi. Ma il ricorso viene respinto. E non solo. Gli ex consiglieri regionali vengono condannati a 12.000 euro di spese legali in favore di Vincenzo De Luca e della Regione Campania. Una anomalia in un giudizio che di solito in materia elettorale è gratuito.