di Erika Noschese
Cerca la riconferma il consiglio regionale Nunzio Carpentieri, esponente di Fratelli d’Italia intervenuto nei giorni scorsi a Bellizzi durante la festa provinciale del partito guidato, a livello nazionale, da Giorgia Meloni.
Consigliere Carpentieri, nei giorni scorsi un momento importante per Fratelli d’Italia che ha celebrato a Bellizzi la festa provinciale. Un’occasione anche per fare il punto della situazione sui traguardi raggiunti dal governo Meloni…
«La scelta di Bellizzi per me è una questione di riconoscenza perché il partito di Fratelli d’Italia provinciale ha un sentimento di riconoscenza nei confronti di questa città, ma soprattutto nei confronti del gruppo di opposizione di Fratelli d’Italia, da Angelo ai suoi cari collaboratori, perché loro sono stati al nostro fianco quando ne avevamo bisogno, stanno lavorando con grande determinazione e coraggio; per passione, soprattutto verso le persone che sono in difficoltà, che hanno bisogno di aiuto e che vogliono essere ascoltate, accolte; stanno facendo un ottimo lavoro. Credo che sia chiara una cosa a tutti che nella prossima primavera, Bellizzi sarà uno dei dei comuni della provincia di Salerno, dove il primo cittadino sarà di Fratelli d’Italia».
Ecco, sfide importanti quali Europee e provinciali, ma anche le regionali. Lei che in qualche modo vive la regione, conosce benissimo le difficoltà che ci sono, a partire dalla sanità…
«Innanzitutto ci sono delle sfide importanti. Una sfida importantissima sono le elezioni europee e noi in provincia di Salerno abbiamo anche qualche motivo in più, qualche stimolo per organizzarci e per fare bene, perché ci saranno sicuramente donne e uomini importanti che scenderanno in campo con il simbolo di Fratelli d’Italia. Poi, ci saranno forse le elezioni provinciali, ma soprattutto ci saranno fra un paio d’anno le elezioni, secondo me le più importanti, la madre di tutte le battaglie, cioè le elezioni regionali. Dobbiamo iniziare adesso a sfrattare il governatore De Luca, un uomo che in tutti questi anni, ben otto per la verità, è riuscito ad affondare la Regione Campania, a relegare questa questa regione agli ultimi posti in tutte le classifiche di indicatori sociali ed economici per quanto riguarda il lavoro, per quanto riguarda la la sanità, il trasporto, l’ambiente; la sanità oggi è allo sfascio, gli ospedali sono nel caos, senza mezzi e personale; le liste d’attesa sono infinite e se guardiamo alle nostre strade, al trasporto pubblico, treni, autobus vecchi, strapieni, in perenne ritardo. Se guardiamo all’ambiente, al dissesto idrogeologico, a frane, esondazione, allagamenti; se guardiamo alla emergenza del fiume Sarno, per la quale nulla è stato fatto e non è più l’inviabile. I nostri giovani per studiare e lavorare sono costretti ad andare all’estero, quindi ci sono tutte le condizioni per sfrattare definitivamente De Luca e il suo sistema clientelare».
A proposito di fiume Sarno, c’è una battaglia importante che si sta portando avanti. I problemi nell’Agro nocerino sarnese sono tanti, c’è da rimboccarsi le maniche…
«Ma sicuramente, nell’Agro nocerno sarnese ci sono tantissimi problemi, soprattutto, come dicevo poco fa, c’è la questione della bonifica del fiume Sarno, per la quale fino ad oggi nulla è stato fatto. Io sto facendo una battaglia da tre anni per la verità proprio sugli allagamenti, esondazione e quant’altro. Appena qualche giorno fa si è visto un piccolissimo risultato per il quale mi sto battendo da tre anni come la demolizione del Ponte Marconi, che oggi è diventato un po’ come piazza di Spagna: tutti quanti vengono a farsi le fotografie quando poi quando ho portato all’attenzione del Consiglio regionale nel 2020 tutti mi deridevano, nessuno sapeva dell’esistenza, delle difficoltà e del Ponte Marconi, ma ci sono tanti altri problemi come come la sanità, come il trasporto pubblico locale. Le difficoltà sono legate al sistema politico di De Luca».
Cerca la riconferma in Consiglio regionale? È pronto a nuove sfide?
«Ma sicuramente io lavoro per essere riconfermato, innanzitutto per essere prima ricandidato, poi eventualmente riconfermato come credo sia giusto».





