Se occorreva una nuova dimostrazione che la cardioprotezione sta diventando una cultura in grado di calamitare soprattutto i giovani, ebbene la prova ulteriore di tale svolta è arrivata dall’Agro Nocerino, da Bracigliano, dove i ragazzi del paese, del circondario, del Capoluogo e di tanti altri centri della provincia hanno aderito con slancio e in numero rilevante all’ennesima chiamata a raccolta dell’Associazione Grazie di Cuore, presieduta dal cardiologo Carmine Landi, e del GIEC (Gruppo Intervento Emergenze Cardiologiche) presieduto a livello nazionale dal professore Maurizio Santomauro (la presidenza regionale è, invece, di Landi). Ormai è da molto tempo che i due sodalizi operano per realizzare una cardioprotezione in grado di salvare vite umane: i messaggi lanciati nel Salernitano ormai non si contano più e i coinvolgimenti sono stati promossi su vari piani. Quello istituzionale, innanzitutto, grazie alla disponibilità degli enti locali, dell’esercito, della guardia di finanza, della chiesa, della Federazione Nazionale Gioco Calcio, dell’Associazione Italiana Arbitri e un altro specificamente diretto alla scuola, in particolare agli studenti affinché la sensibilità verso la vita possa formarsi e radicarsi già in giovanissima età. «A Bracigliano abbiamo ottenuto un consenso al di là di ogni attesa, il che ci rende molto felici – commenta il cardiologo Carmine Landi – perché l’adesione al corso di formazione, diretto da me e dal professore Santomauro, è stata notevole sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Abbiamo riscontrato una palese voglia di apprendere da parte dei giovani presenti, ai quali abbiamo mostrato le manovre da compiere in caso di arresto cardiaco. Un notevole ruolo di stimolo lo ha avuto l’amministrazione comunale, grazie soprattutto alla sensibilità del sindaco Gianni Iuliano e del vicesindaco Ferdinando Albano, che sono entrambi medici. Ma hanno aderito con slancio alla nostra giornata di formazione anche l’assessore Patrizia Botta e il presidente del consiglio comunale Rosa Dinardi. Tutti hanno ribadito l’impegno del Comune nel promuovere benessere e sicurezza della popolazione, due fronti dai quali non è possibile prescindere e che anzi devono essere considerati priorità alla luce di una nuova idea di collettività che si va radicando nella popolazione». L’uso del defibrillatore è essenziale per salvare vite. Gli organizzatori hanno ricordato i numerosi casi di morte cardiaca improvvisa, che potrebbero essere evitati o ridimensionati fortemente. Ma per raggiungere tale obiettivo, vi è la necessità di dotare tutti i luoghi dove si registra concentrazione di persone di un defibrillatore. Comuni ed enti stanno progressivamente procedendo a dotarsi di tale dispositivo, ma qui nascono altri problemi. Si tratta di strumenti che devono essere usati con competenza e assoluta precisione e per raggiungere tale obiettivo vi è la necessità di una formazione qualificata e attenta. A Bracigliano, il professore Maurizio Santomauro e il cardiologo Carmine Landi, coadiuvati da altre figure professionali del campo, sono stati ascoltati e seguiti con religioso silenzio e da parte dei giovani l’attenzione e le prove pratiche hanno dimostrato una adesione piena all’iniziativa. «Occorre ricreare le condizioni di una partecipazione delle comunità di base – sostiene Landi – perché quella cardiaca è un’emergenza che in Italia conta migliaia di vittime, che potrebbero essere salvate. Peraltro, la prevenzione deve essere attenta anche nel settore sportivo. Purtroppo, in Italia registriamo circa 1500 giovani vittime tra gli atleti. Un numero drammatico sul quale chissà perché è stato steso un velo di silenzio. Sono ragazzi che si avvicinano allo sport anche agonistico senza un adeguata indagine sulle loro condizioni di salute, ragion per cui stiamo operando con il GIEC anche in sede parlamentare, dal momento che gli screening si continuano a svolgere secondo una normativa vecchia di circa 40 anni. Vi sono nuovi esami da fare ai giovani che potrebbero limitare fortemente i casi di morte improvvisa nel corso delle attività sportive, vere tragedie che hanno funestato recentemente anche alcuni Comuni del Salernitano». La tappa di Bracigliano, che segue di poche settimane quella di Fisciano e le altre iniziative svoltesi nel Capoluogo di concerto con la Diocesi e con vari corpi dell’esercito, lascia ben sperare nella continuazione di questo capillare impegno sul territorio. Altri incontri e altri corsi di formazione sono già in avanzata fase di realizzazione.





