Capaccio. Fasolino: l'alternativa sarà Simona Corradino - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Si va verso una definizione più chiara degli schieramenti in quel di Capaccio Paestum per le prossime elezioni comunali.

Dopo le note vicende che hanno portato in carcere il già sindaco Franco Alfieri, si stanno costruendo in città le squadre che si contenderanno la poltrona di primo cittadino. La coalizione alternativa all’amministrazione uscente, di stampo civico ma aperta ai partiti, ha deciso di puntare su una figura che rappresenta un’eccellenza in città.

Si tratta dell’avvocato Simona Corradino, che potrebbe dunque essere la prima donna ad indossare la fascia tricolore ne ruolo di sindaco della città dei templi. Soddisfatto è Antonio Fasolino che si dice molto contento della decisione presa dal tavolo delle trattative.

Avvocato Antonio Fasolino, arriva la decisione…

“Simona Corradino è la figura giusta sulla quale Capaccio Paestum può puntare. È una professionista esemplare oltre ad essere donna, la prima che potrebbe ricoprire questo glorioso ruolo, È di Capaccio Paestum e vive la città”.

Sarà un voto molto importante…

“A questa tornata elettorale conferisco un significato che va oltre a quello amministrativo per la scelta della nuova compagine che guiderà l’ente. Credo fortemente che sia un referendum tra il vecchio modo di amministrare e un nuovo registro. La città deve voltare pagina e iniziare a scrivere una nuova storia”.

Quale è la situazione?

“Purtroppo la conosciamo tutti: una massa debitoria ingente creata da anni di disamministrazione, di una conduzione scellerata della cosa pubblica”.

Cosa proporrà la coalizione guidata da Simona Corradino?

“Sarà l’alternativa alla maggioranza uscente, una totale alternativa”.

Colore politico?

“Sarà una coalizione civica ma aperta ai partiti e a quelle realtà associative cittadine che vogliano cambiare Capaccio Paestum, mettendo un punto a quanto è accaduto fino ad ora. È una squadra ancora aperta a chiunque voglia dare il proprio contributo per costruire una valida alternativa. La città deve riprendersi quel ruolo di cerniera all’interno del territorio tra il Cilento e la Piana del Sele”.

Ci sarà molto da lavorare…

“Tra le prime azioni da mettere in campo, ci deve essere un dialogo costante col governo centrale. Da Roma dovrà arrivare la giusta collaborazione affinché la città possa rialzarsi e continuare a camminare”.