Anche a Capaccio Paestum centrodestra unito sotto il nome di Emanuele Sica. Ad annunciarlo i coordinatori provinciali di Fratelli D’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, rispettivamente Giuseppe Fabbricatore, Roberto Celano, Luigi Cerruti. «Siamo riusciti a trovare la sintesi a sostegno del nostro candidato Emanuele Sica, un giovane attento al territorio, innamorato della sua città e della sua comunità – dichiarano i coordinatori provinciali – una sfida sicuramente difficile ma ci siamo, pronti a fare la nostra parte per amore della nostra Capaccio Paestum».
Il presidente del consiglio uscente, dunque, è ufficialmente a capo di una coalizione di centrodestra, ad esclusione di una Lega che, dal tavolo provinciale, si sarebbe alzata senza dare il proprio appoggio. Pare, infatti, che Attilio Pierro non abbia dato il suo avvallo, rivendicando per sé il nome del candidato sindaco, ma la convergenza su Sica era doverosa in quanto lo stesso aveva già avviato in città la sua discesa in campo con tanto di ufficialità anche sui mezzi d’informazione. Dall’altra parte, anche Franco Alfieri, sindaco uscente e presidente della Provincia in carica, è già praticamente in campo. Anche lui ha annunciato che tenterà la sua scalata a Palazzo di Città. Una vittoria che dovrebbe essere per lui facile, ma Sica e gli alleati del centrodestra promettono battaglia. Il candidato sindaco incassa con favore l’appoggio dei tre partiti e si dice soddisfatto: «Adesso c’è da combattere, c’è da proporre ai cittadini una nuova Capaccio Paestum che sia rispondente alle richieste della cittadinanza. Dobbiamo creare un’alternativa e soprattutto riportare la gente a votare – aggiunge – se oggi il non voto è così alto è perché c’è disillusione.
Dobbiamo fare in modo che il popoli si innamori nuovamente della politica e che abbia in esse delle speranze per il domani, un aspetto che purtroppo è sempre più un’incognita». Sica, adesso, pare sia continuando a lavorare per avere ancor più candidati e dare così ai suoi elettori una squadra forte sulla quale contare. Dall’altra parte della barricata c’è Franco Alfieri che ha cominciato la campagna elettorale con i social network. «La differenza tra saper amministrare e tirare a campare è racchiusa nel lavoro di ogni singolo giorno. Un impegno che non si improvvisa, che non è frutto di coincidenze, che non può dipendere dalle circostanze. Governare un territorio significa innanzitutto dedicare del tempo a comprendere i problemi, a costruire delle soluzioni concrete, a programmare il domani. Questo è il mio lavoro di sindaco che ha dato questi risultati e su questo chiedo ai cittadini di Capaccio Paestum di giudicarmi – scrive – sono stati cinque anni intensi. Per il lavoro fatto e per i risultati ottenuti. Cinque anni difficili se penso al periodo del Covid, ma anche pieni di soddisfazioni per quanto realizzato».