Capaccio. Consiglio con la sfiducia al sindaco - Le Cronache Provincia
Provincia Capaccio Paestum

Capaccio. Consiglio con la sfiducia al sindaco

Capaccio. Consiglio con la sfiducia al sindaco

Potrebbe durare ancora diciassette giorni l’amministrazione guidata da Gaetano Paolino, sindaco di Capaccio Paestum. È fissato per il 2 dicembre in prima convocazione alle ore 10 e per il giorno successivo alle 18.00 in seconda il consiglio comunale con due punti all’ordine del giorno. Il primo molto tecnico e cioè l’approvazione dei verbali della seduta precedente e il secondo la verifica delle condizioni di continuità dell’azione amministrativa, discussione e provvedimenti come da richiesta di sette consiglieri comunali. Angelo Quaglia, presidente del consiglio, Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati ed Eustachio Voza nella giornata di lunedì hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. Quattro le richieste avanzate dai sette ammutinati: l’azzeramento immediato della Giunta Comunale, da ricostituire previa consultazione e condivisione, individuando le migliori capacità e professionalità presenti sul territorio per rilanciare l’azione amministrativa a favore di Capaccio Paestum e garantire una costante presenza dell’organo esecutivo sul territorio; riorganizzazione completa degli Uffici e dei Servizi previa condivisione dei criteri di selezione in funzione degli obiettivi di crescita e del corretto funzionamento a beneficio dei cittadini, con immediata sospensione di ogni recente variazione nelle attribuzioni di responsabilità; revisione delle nomine effettuate nelle società partecipate o controllate, con la definizione preventiva di chiari indirizzi politici a supporto del successivo rinnovo, a garanzia di una gestione trasparente e corretta dell’Ente e delle società; definitiva soluzione della questione dei dipendenti Paistom, sospendendo la procedura attuale e rimodulandola con maggiore chiarezza, senza ricorrere a SPID o piattaforme digitali complesse. Richieste che al momento non hanno trovato accoglimento, ma i prossimi giorni saranno importanti. Una situazione sulla quale interviene il già candidato sindaco Carmine Caramante: “Ritengo la crisi amministrativa in atto non positiva per il paese, assolutamente destabilizzante degli interessi collettivi dell’intera cittadinanza, assolutamente stanca di assistere a simili situazioni. Le eventuali responsabilità ricadranno su tutti, indistintamente, tutti e 16 i consiglieri più il Sindaco. Siamo tutti chiamati a dimostrare di avere senso di responsabilità e rispetto del ruolo democraticamente affidatoci – dice – l’unico punto meritevole di accoglimento è il discorso della giunta. Sono stato un sostenitore della nomina iniziale dei tecnici esterni poiché, 5 mesi or sono, si era reduci da un commissariamento e bisognava inizialmente far ripartire la città in modo asettico, scevro da dinamiche locali e prendersi un periodo di verifica della situazione rispetto agli accadimenti precedenti. Dopo 5 mesi, in cui l’ente ha dimostrato di essere sano, in cui sono stati presi tutti i provvedimenti che il momento richiedeva, ritengo questa fase della giunta tecnica esterna ampiamente conclusa. Pertanto – aggiunge Caramante – invito il sindaco ad aprire al richiesto azzeramento della giunta, ringraziando i tecnici per il prezioso contributo dato. È arrivato il momento di restituire al territorio il pieno governo della città, giungendo alla creazione di una giunta condivisa e espressione della comunità”.