Caos ospedale, a rischio la chiusura di altri reparti - Le Cronache
Provincia Sarno

Caos ospedale, a rischio la chiusura di altri reparti

Caos ospedale, a rischio la chiusura di altri reparti

“Dal sindaco di Sarno mi sarei aspettato qualcosa in più per il nostro ospedale, è anche medico, invece non sta facendo nulla, assiste impassibile alla morte del nostro nosocomio”. Le accuse arrivano da Nello Odierna esponente cittadino della Lega. Prima ancora era stata la Cisl con il segretario fip Piero Antonacchio a puntare l’indice sul caos che regna al Martiri del Villa Malta di Sarno: l’emergenza non riguarda solo il reparto di Ortopedia ma sono anche altri settori dell’ospedale a rischio. “Bisogna riorganizzare immediatamente i servizi. Chi dirige l’ospedale deve avere capacità manageriali e non le mani legate”. Il direttore sanitario Rocco Mario Calabrese, nei giorni scorsi, si è già impegnato a risolvere questa emergenza con nuovi innesti. In particolare sarebbe in corso di definizione una convenzione con gli ortopedici in servizio presso l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Calabrese, inoltre, ha riposto alle organizzazioni sindacali facendosi promotore di un’iniziativa per rinforzare l’organico del personale medico “Considerato che nel reparto di Medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza risulta in servizio una sola unita medica, e al fine si garantire la necessaria ed adeguata assistenza, si propone di trasferire i dirigenti medici e le attività afferenti alla Guardia Medica. Si ritiene necessario, inoltre, reclutare, con ogni forma contrattuale disponibile, personale medico da dedicare alla predetta attività”. Odierna poi ha rincarato la dose delle accuse puntando l’indice contro l’amministrazione comunale. “Ad oggi nonostante la grave crisi dell’ospedale c’è il silenzio assoluto da Palazzo San Francesco: Il sindaco di Sarno dovrebbe tenere maggiormente a cuore le sorti dell’ospedale visto che è un medico, ed invece ha portato l’ospedale quasi alla chiusura. Altro problema grave è la carenza di medici al pronto soccorso dove, addirittura, si sta pensando di mettere in servizio un solo medico a turno, con gravissime conseguenze per l’utenza. In tutto questo chi paga il prezzo più alto sono i cittadini. Anche nel reparto Medicina la situazione non va meglio”.