di Brigida Vicinanza
Non è bastata la passeggiata tra le vie del centro salernitano del Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Probabilmente quest’anno lo “sceriffo” ha lasciato scorrere tutto così, da spettatore, attento o meno, all’inciviltà dei salernitani. Ogni anno la stessa commedia, lo stesso scenario da “giorno dopo”, con la città ridotta letteralmente allo stremo e in preda all’incuria e alla sporcizia. E così piazza Flavio Gioia, piazza Portanova, piazza Sedile del Campo, i Mercanti e via Roma si sono presentate ai salernitani la mattina del 25 dicembre. Bottiglie, cocci di vetro, cartacce e bicchieri di plastica ovunque. Lo “struscio” tradizionale delle vigilie porta con sé sempre la stessa storia, ma quest’anno più che mai l’anarchia ha fatto totalmente da padrona, lasciando una Salerno ridotta letteralmente ad una pattumiera. Tant’è che anche i consiglieri comunali di maggioranza hanno “alzato la mano” e hanno messo lo “stop” a una situazione che è evidentemente sfuggita di mano, complice anche l’assenza totale di controlli, tra vigili urbani e ope-ratori ecologici. E’ per tutti festa, ma di Salerno nessuno si è preso cura. A partire dai salernitani, ai turisti e da chi dovrebbe monitorare incondizionatamente e assicurare la civiltà ed evidentemente non lo ha fatto. Non bastano le “campagne di sensibilizzazione” del sindaco Enzo Napoli e dell’assessore Angelo Caramanno, che da 6 mesi a questa parte lavorano in questa prospettiva, senza però ottenere risultati. A Salerno a regnare è il caos. “Straordinarie manifestazioni della vigilia che abbiamo “ammirato” fra piazza Portanova, piazza Flavio Gioia e via Velia – ha attaccato il consigliere di Campania Libera, Corrado Naddeo – un vero e proprio “Rave Party” diffuso con fantastici barman all’aperto che dispensavano generosamente fiumi di alcool alla enorme folla di giovani allietati da musica martellante diffusa dalle diverse postazioni vicinissime tra loro ed in splendida competizione per consentire anche ai meno fortunati (quelli degli ultimi piani dei palazzi più lontani, chiusi in casa nell’incomprensibile tentativo di creare una atmosfera natalizia) di godere del mistico clima di gioiosa e serena attesa per la nascita del Salvatore sapientemente ed elegantemente ricreato in forma moderna. La vigilia di Natale nel Centro cittadino trasformato in abbagliante mega-discoteca low-cost per selezionate masse di estasiati visitatori e’ ormai la caratteristica distintiva di Salerno. Tutti gli ospiti di Salerno restano sbalorditi ed ammirati per quanto si è stati in grado di realizzare: un modello”. Poi Naddeo ha continuato: “Spiace solo che alcuni non restino allineati e si allontanino, in modo un po’ cafone, da quanto messo in campo da pochi ma illuminati registi della trasformazione urbana di una Salerno originale ed all’avanguardia”. Corrado Naddeo ha poi concluso: “L’immagine sobria di un gruppo di amici che facendo sport festeggiano assieme il Santo Natale, riscaldati da un cappuccino e rifocillandosi con un cornetto, appare fin troppo dimessa e contrasta in modo violento con la realtà di una città proiettata verso un forte sviluppo. Sviluppo basato sulla qualità (di alcolici e super-alcolici dispensati direttamente in strada assieme a cibo takeaway attentamente selezionato), l’innovazione e l’accoglienza. I due modelli non possono coesistere”.