Il panificio Cosentino, fondato nel 1950 dai nonni Cosentino, è da sempre un simbolo di passione e tradizione a Marina di Camerota, lungo la splendida costa cilentana. Oggi, è guidato con amore e dedizione dai fratelli Mario, Alfonso e Simone, che, dopo aver completato studi prestigiosi, hanno scelto di tornare alle radici della famiglia, portando con sé nuove idee e innovazioni per far conoscere il Cilento autentico a livello internazionale. Una scelta dettata dall’amore per la famiglia e il desiderio di non far cadere nel dimenticatoio l’attività storica, che celebra con ogni preparazione i sapori e i prodotti tipici del territorio. Il panificio Cosentino è così diventato un punto di riferimento per chi cerca l’autenticità, dal pane fresco ai dolci, fino al celebre panettone ai fichi bianchi del Cilento, mandorle salate e vaniglia. Questo dolce, simbolo della tradizione, è anche rappresentato nel packaging che richiama il lungomare di Marina di Camerota, creando un legame tangibile con il territorio. “Cosentino, il buono dal Cilento” è il motto che racchiude l’essenza di questa bakery, un luogo dove la passione dei fratelli Cosentino continua a far rivivere la magia dei sapori autentici, portando nel mondo il meglio che il Cilento ha da offrire.
Mario, Alfonso, Simone, che cosa vi ha spinto a portare avanti l’eredità dei vostri nonni?
Abbiamo sentito da sempre un legame profondo con la storia della nostra famiglia e la passione che i nostri nonni hanno messo nella loro attività. Hanno svolto un lavoro disumano, passavano 15 ore al giorno davanti a un forno rovente, sempre con il pensiero rivolto al bene della famiglia. Noi siamo qui per onorare quei sacrifici, mantenendo viva la tradizione e portandola nel futuro;
Quali sono le sfide principali nel mantenere vive le tecniche tradizionali, come la cottura nel forno a legna e l’uso della lievitazione naturale, in un mondo sempre più orientato alla produzione di massa?
Le sfide principali sono senza dubbio legate al tempo e alla qualità: mentre la produzione di massa punta alla velocità e alla quantità, noi scegliamo di rispettare i ritmi lenti della lievitazione naturale e la cottura nel forno a legna, che richiedono attenzione e pazienza. La produzione di massa rende tutti gli articoli uguali, essendo noi artigiani ogni nostro pezzo è unico e con forme irregolari, inoltre c’è la possibilità di incappare in qualche sbaglio o errore che può portare sempre a nuove sfide da risolvere, inoltre ogni giorno puoi assaporare un gusto nuovo a differenza dell’industria che fidelizzano il cliente con il loro gusto standardizzato;
Mario, tu hai un background in ingegneria civile. Quali aspetti della tua formazione hai applicato al lavoro nella panificazione?
La mia formazione in ingegneria civile mi ha insegnato ad avere un approccio metodico e preciso, due aspetti fondamentali anche nella panificazione. Lavorare con impasti spesso altamente idratati richiede un’attenzione quasi scientifica sia per i tempi, che per temperature e proporzioni, un po’ come succede nella creazione di un progetto: ogni variabile è importante e può influenzare il risultato finale. Inoltre, l’ingegneria mi ha trasmesso la capacità di analizzare ogni fase del processo, identificare possibili errori e migliorare costantemente. I miei studi mi hanno anche permesso di approcciarmi alla panificazione con curiosità, spingendomi a studiare a fondo il processo e a sperimentare nuove tecniche, ma sempre nel rispetto della tradizione;
Alfonso, il panettone ai fichi bianchi del Cilento e mandorle salate ( tra i miei preferiti in assoluto) è il simbolo del legame con la vostra terra. Quali sono i segreti che rendono unico questo prodotto?
Il panettone ai fichi bianchi del Cilento e mandorle salate rappresenta davvero il nostro legame con la terra in cui siamo cresciuti, dove abbiamo deciso di investire le nostre forze. Ogni ingrediente è scelto con cura ad esempio i fichi bianchi provengono da un’azienda locale, L’Officina del Contadino, che ci garantisce un prodotto autentico e di altissima qualità. Il loro sapore intenso e zuccherino si sposa perfettamente con la croccantezza delle mandorle salate, che aggiungono un tocco sapido e bilanciano la dolcezza, creando un contrasto davvero unico. La vaniglia che utilizziamo, di Bourbon, è una delle migliori sul mercato e dona al nostro panettone una delicatezza e un profumo inconfondibili, poi seguiamo una lievitazione naturale lunga tre giorni, senza forzature, che rende il panettone soffice, digeribile e ricco di aromi. Tutte le fasi sono fatte a mano, e questo ci permette di avere un controllo totale sulla qualità del prodotto, mantenendo quella genuinità e artigianalità che sono la nostra firma.;
Simone tu sei laureato in oceonografia fisica e hai introdotto nella Bakery la comunicazione digitale e l’e-commerce. Come ha risposto il pubblico all’opportunità di acquistare online i vostri prodotti? C’è stata una crescita nella domanda di prodotti cilentani anche fuori regione?
Quando abbiamo deciso di lanciare l’e-commerce, non sapevamo esattamente come avrebbe reagito il pubblico, essendo un’attività artigianale radicata sul territorio e abituata al contatto diretto con i clienti. Ma la risposta è stata molto positiva, Marina di Camerota è una meta turistica, e molti dei nostri clienti, che vivono fuori regione, ci hanno sempre chiesto come poter acquistare i nostri prodotti anche in inverno. Ora, grazie all’e-commerce, possono ordinare i nostri panettoni, lievitati e dolci tipici e riceverli tutto l’anno. Il packaging per il panettone ai fichi bianchi del Cilento e mandorle salate, rappresenta un vero e proprio souvenir della nostra terra. Il design della confezione è dedicato alla Calanca, una delle spiagge più suggestive di Camerota, per portare a casa un ricordo del Cilento;
Per le festività Natalizie ,quali saranno i prodotti che si troveranno da Cosentino Il Fornaio, manterrete ancora viva la tradizione di dei dolci Cilentani?
Per le festività natalizie, da Cosentino Il Fornaio onoreremo non solo le tradizioni cilentane, ma anche quelle venezuelane, per far sentire accolti i membri della comunità venezuelana, che a Camerota è particolarmente numerosa.
Oltre i panettoni in tante possibili varietà, troverete scauratielli, mustaccioli, roccocò e gli struffoli e specialita venezuelane, come il pan de jamón, le hallacas, foglie di platano ripiene di carne, verdure e spezie e le empanadas;
C’è qualche nuova idea o iniziativa che desiderate realizzare per far crescere ulteriormente l’eredità di famiglia?
In questo momento dell’anno, dopo un’estate intensa e ricca di soddisfazioni, siamo completamente immersi nella produzione natalizia, dopo di che ci dedicheremo alla sperimentazione. Il successo del nostro croissant cubico ci ha dato una carica in più, e abbiamo deciso di ampliare l’offerta della viennoiserie, che diventerà un punto su cui investiremo molto, con l’obiettivo di continuare a far crescere l’eredità di famiglia e offrire qualcosa di nuovo a chi ci sceglie.
PANETTONE ALBA
Ingredienti per un Panettone Primo Impasto
– 167 g Farina Manitoba
– 83 g Acqua
– 104 g Zucchero
– 50 g Lievito Madre
– 42 g Tuorlo d’uovo
– 67 g Burro
Secondo Impasto
– 46 g Farina Manitoba
– 1.7 g Malto d’Orzo
– 46 g Zucchero
– 12.5 g Miele d’Acacia
– 0.3 Bacche di Vaniglia Bourbon Madagascar
– 13 g Pasta d’Arancia
– 75 g Tuorlo d’uovo
– 100 g Burro
– 4 g Sale
– 83 g Amarene Semicandite
– 83 g Limone di Amalfi Candito
– 42 g Noci di Sorrento
PROCEDIMENTO
Iniziamo con una lievitazione naturale che richiede pazienza e precisione. Nella ciotola della planetaria, mescoliamo la farina Manitoba con l’ acqua , aggiungendo gradualmente lo zucchero. Aggiungiamo poi il lievito madre, i tuorlo d’uovo e infine il burro, poco alla volta, assicurandoci che venga incorporato perfettamente. Lasciamo riposare l’impasto fino a che non avrà triplicato il suo volume, assicurando una sofficità inconfondibile.Una volta pronto il primo impasto, proseguiamo con il secondo aggiungendo la farina Manitoba e il malto d’orzo, per dare struttura Uniamo poi lo zucchero e il miele d’acacia.Per un profumo raffinato, aggiungiamo i semi di una bacca di vaniglia Bourbon Madagascar (circa un terzo o metà baccello). Incorporiamo la pasta d’arancia, i tuorlo d’uovo e il burro. Aggiungiamo anche il sale g di sale e poi le amarene semicandite, il limone di Amalfi candito e le noci di Sorrento.
Lasciamo lievitare l’impasto per un’altra notte, permettendo alla naturale fermentazione di sviluppare tutta la sua fragranza. Dopo la formatura, il panettone riposa per alcune ore prima della cottura, in modo da raggiungere la consistenza ideale.
Il nostro panettone è il frutto di un processo di lavorazione di tre giorni, durante i quali la pazienza e l’attenzione ai dettagli sono essenziali. Ogni fase è eseguita a mano, con una produzione limitata che garantisce un controllo totale sulla qualità del prodotto.
Raffaella D’Andrea