Cade in uno scavo e muore Perde la vita Paolo Guarino - Le Cronache
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Cade in uno scavo e muore Perde la vita Paolo Guarino

Cade in uno scavo e muore Perde la vita Paolo Guarino

di Pina Ferro

E’ morto travolto dalla terra di uno scavo a cui stava lavorando. Quando sul posto sono giunti i soccorsi hanno potuto fare ben poco, per Paolo Guarino 65 anni di Eboli, non vi era più nulla da fare. La tragedia si è consumata su un cantiere a San Benedetto del Tronto. Secondo una prima ricostruzione, era impegnato su una condotta idrica, quando è caduto nello scavo ed è stato travolto dalla terra. Immediatamente soccorso, non è stato possibile per i sanitari del 118 caricarlo a bordo dell’eliambulanza causa delle sue gravi condizioni che non hanno permesso di stabilizzarlo. Trasferito all’ospedale “Madonna del Soccorso”, è deceduto poco dopo il ricovero. L’uomo originario di Eboli, come tutti gli operai della ditta impegnata nella posa di un nuovo collettore fognario. La Procura di Ascoli Piceno ha disposto il sequestro dell’area e sul posto oltre a vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale sono attesi i funzionari dell’Inail. Da chiarire la dinamica del sinistro: l’operaio sarebbe stato travolto da uno smottamento nella buca che era stata realizzata a bordo strada in viale dello Sport per la posa del collettore fognario. Il 65enne lascia una moglie, 2 figli e un nipotino. Sulla tragedia è stata aperta un’inchiesta da parte della locale Procura che dovrà accertare la dinamica del sinistro ed eventuali responsabilità. Non è da escludere che sulla salma possa essere effettuato l’esame autoptico nelle prossime ore prima che la stessa venga riconsegnata ai familiari. Paolo Guarino era prossimo alla pensione dopo una vita di lavoro. Quanto accaduto ieri mattina ha immediatamete sollevato polemiche e rabbia da parte delle organizzazioni sindacali di categoria. “Con la legge Fornero andare in pensione dipende dal tipo di carriera lavorativa di ognuno. Se non si raggiunge l’età pensionabile di 67 anni, si prendono in considerazione i contributi. Può quindi accadere che a 65 anni, come nel caso del nostro iscritto tragicamente morto oggi, se hai avuto una carriera discontinua, non hai maturato il diritto ad andare in quiescenza prima dei 67 anni quando si va in pensione per anzianità di servizio”. Lo dice la segretaria della Cgil provinciale di Ascoli Piceno Barbara Nicolai, a proposito dell’infortunio sul lavoro mortale costato al vita a Paolo Guarini, “Non abbiamo notizia di contributi che non gli sono stati versati, pur facendolo lavorare – aggiunge Nicolai -. Generalmente come sindacato lo verifichiamo quando i nostri iscritti si rivolgono a noi per fare i conteggi. Se ci sono dei buchi cerchiamo di capire perchè e se erano coperti da lavoro. Non conosco però il caso specifico”.