Aveva ancora il cordone ombelicale il cadavere della neonata, ricoperto di alghe, trovato nel pomeriggio di oggi sulla spiaggia, in localita’ Campolongo di Eboli. L’allarme e’ stato lanciato da una persona che passeggiava sulla spiaggia, in estate particolarmente affollata per la presenza di alcuni stabilimenti balneari ma in questo periodo semideserta. Le condizioni del cadavere fanno presumere che fosse in acqua da alcuni giorni. I carabinieri della locale compagnia, diretti dal capitano Alessandro Cisternino, che hanno effettuato i primi rilievi ed avviato le indagini, hanno trasmesso gli atti al magistrato. Diverse le ipotesi al vaglio degli investigatori. Il cadavere potrebbe essere stato abbandonato sul posto dalla madre subito dopo il parto, portato li’ dalle correnti marine o dalle acque del fiume Sele che in quell’area sfocia nel Tirreno. I carabinieri valutano anche un altro aspetto nell’ambito dei un’indagine che non si presenta facile: la zona dove e’ stato ritrovata la neonata e’ frequentata solitamente da prostitute. Il corpo della piccola si trova ora all’obitorio di Eboli. Bisognerà aspettare l’esito dell’esame autoptico disposto dal magistrato di turno per avere maggiori dettagli sulla morte della neonata e cercare di ottenere qualche elemento in più che consenta di fare chiarezza. L’autopsia dovrebbe essere effettuata al massimo nel giro di due giorni e potrù anche stabilire se la neonata sia nata viva o morta, quanto tempo sia rimasta in acqua e se il decesso sia di natura accidentale. Sara’ lo stesso esame anche a rivelare se lo stesso cordone ombelicale sia stato reciso chirurgicamente o se il parto sia avvenuto senza la guida di mani esperte. I carabinieri stanno effettuando una serie di indagini ad ampio raggio, sia ascoltando chi frequenta la zona in questo periodo, sia monitorando gli ospedali della provincia. Stanno, inoltre, anche verificando se vi siano telecamere lungo quel tratto di spiaggia per poterle visionare alla ricerca di maggiori indizi e individuare magari chi ha abbandonato quel corpicino. Lo stato di decomposizione e di saponificazione del cadavere non aiutano ad individuare la provenienza della piccola, anche se, dai tratti somatici, sembrerebbe essere africana. La sua carnagione e’ scura e quindi potrebbe non essere un’italiana.
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