di Andrea Pellegrino
Il senatore D’Anna, verdiniano dell’ultima ora, un tempo amico politico di Ni- cola Cosentino, durante la trasmissione Nemo su Rai 2 annuncia che «De Luca sbloccherà 30 milioni di euro dal bilancio comunale per le strutture private accreditare». Parola, secondo D’Anna, «del sottosegretario Lotti», lo stesso che è stato ospite di Piero De Luca giovedì alla Camera di Commercio. Lo stesso che ha voluto fortemente la candidatura di Vincenzo De Luca alla carica di governatore, anche contro gran parte del suo stesso partito. D’Anna, ancora, non ha parole dolci per i commissari alla sanità e sposa in pieno il provvedimento che prevede la nomina del governatore – commissario. D’altronde proprio il senatore è stato uno degli sponsor principali dell’emenda- mento De Luca approvato in commissione bilancio intorno alle 23,00 della scorsa sera. Infine, sempre D’Anna è uno dei principali imprenditori del campo sanitario (laboratori privati) della Campania. «Il premier Matteo Renzi intervenga sulla Campania. Lo faccia lui prima delle Procure e degli organi di controllo. L’ultimo audio del senatore Vincenzo D’Anna, novello padre Costituente, consegna scenari inquietanti nella Sanità campana». Così in una nota Forza Italia Salerno, con i vice coordinatori provinciali Gaetano Amaturda e Roberto Celano, dopo la trasmissione di Rai Due Nemo. «Il senatore scredita i commissari di Governo, individuati come un problema. Gli stessi commissari poi defenestrati dal governo. Il novello padre costituente – aggiungono – disegna ancora nuove lottizzazioni accostando professionisti a sigle politiche». «C’è preoccupazione. La preoccupazione nasce dalle parole in- quietanti e sprovvedute e dalla leggerezza con la quale il ‘sistema De Luca’ ha gestito alcuni rapporti. Nulla di penalmente rilevante, ad esempio, nella scelta di sistemare per anni la segrete- ria politica, con un comodato gratuito, nella proprietà di una famiglia di imprenditori del mondo sanitario salernitano. Nulla di illecito ma preoccupante perché si delinea un metodo. Ed a pensare male si fa peccato ma – concludono Amatruda e Celano- spesso si indovina. Si chiariscano i rapporti nella Sanità campana». D’Anna però replica: «Ci risiamo. Questa volta tocca ai grillini. E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine! L’ho già detto ieri: con l’avvicinarsi della data del referendum stiamo assistendo ad un vero e proprio imbarbarimento della lotta politica con ricostruzioni dal sapore fantasioso, spacciate come oro colato, solo per portare acqua al mulino del No. E’ del tutto assurda e mendace la ricostruzione che mira a creare un collega- mento tra l’ipotesi di stanziamento di 30 milioni di euro per la sanità in Campania e l’approvazione dell’emenda- mento che ripristina in capo ai presidenti delle giunte regionali, la responsabilità di sovrintendere al piano di rientro dal debito, così come specificamente richiesto, tra l’altro, da un documento redatto dalla Conferenza Stato-Regioni». Un nuovo polverone politico nel mentre Matteo Renzi cerca di gettare acqua sul fuoco dopo il caso Bindi. Premier che oggi avrebbe dovuto far tappa proprio a Salerno ma che evidentemente ha cambiato itinerario dopo le ultime bufere. Renzi, in particolare, interviene sull’incontro all’Hotel Ramada, il cui audio è finito al centro di un fascicolo aperto dalla Procura di Napoli. «La parole di De Luca ai sindaci sono sicuramente discutibili ma non può essere incentrato tutto il dibattito sulle dichiarazioni di De Luca». «Mi permetto di dire – aggiunge Renzi – che forse l’espressione che De Luca ha usato nei confronti dell’onorevole Bindi è del tutto fuori luogo, sbagliata e da condannare. La mia opinione è chiara: ha sbagliato e io l’ho detto. Dopo di che Enzo De Luca per me è il presidente della Regione. A De Luca chiedo di parlare coi fatti, anche perché siamo più tranquilli se parla coi fatti, piuttosto che con le sue ampie meta fore». Renzi conclude: «Con le sue uscite alimenta la polemica, ma coi fatti am- ministrativi è stato un baluardo contro l’illegalita’ in Campania». La replica immediata è di Stefano Caldoro: «’Renzi, De Luca baluardo contro criminalità? Su prostitute ed ambulanti forse. Su grande criminalità in attesa di fatti e di molti chiarimenti». Situazione inquietante per Luigi Di Maio: «Sulle battute De Luca è imbattibile: neppure Crozza lo supera. Detto questo non oso immaginare chi e cosa abbia sguinzagliato con le sue parole sulle fritture di pesce. E’ bene monitorare le operazioni di voto perché De Luca fa le battute ma il dato inquietante è che dopo le battute, nella notte, lo hanno promosso commissario della sanità in Campania».