di Andrea Pellegrino
Non aprite quella porta… alla Soget. Legali, associazioni e naturalmente consiglieri comunali sul campo per la vicenda della Soget, con gli accertamenti che stanno riguardano numerose famiglie salernitane, nonché le tante bollette pazze che stanno arrivando ai contribuenti negli ultimi giorni. «Non è obbligatorio ricevere gli addetti della Soget», spiega il consigliere comunale Antonio Cammarota, promotore di una class action e di uno sportello legale allestito presso l’associazione “La nostra libertà”. Da stamattina (presso la sede di via Lucio Petrone, 69), i legali dell’associazione, coordinati dall’avvocato Giulio Giuliano riceveranno i cittadini interessati da “cartelle pazze” o da preavvisi di visita, o di visite da parte dei dipendenti della Soget. Mentre Cammarota è pronto a richiedere tutti gli atti al Comune, ed in particolare a ridefinire l’accordo con la Soget, o meglio ancora mandarla via. «Non può esistere questo rapporto di vessazione. Occorre agire secondo correttezza» – dice Cammarota, che spiega – «Non si possono mandare dipendenti della Soget alle porte delle abitazioni dei cittadini. Tra l’altro, il Comune ha già le planimetrie e se non sono valide il fatto è ancor più grave». Ma l’attenzione del consigliere comunale sulla Soget non finisce qui. «Chiederemo atti anche per quanto riguarda le assunzioni dei dipendenti dell’Ente di riscossione – dice – al fine di verificare ogni profilo di legittimità». «Chi deve pagare le tasse è giusto e sacrosanto che le paghi. Ma non è consentito fare terrorismo indiscriminatamente, in particolare quando si tratta di persone per bene, anziani e casalinghe, che vedono ingiustamente turbata la propria serenità da atti e comportamenti che appaiono arroganti, vessatori, illegittimi. Già due anni fa “La Nostra Libertà” – spiega il delegato dell’associazione Paolo De Marco – raccolse centinaia di firme per contestare i metodi arroganti di Equitalia in un momento economico grave, contestando comportamenti maliziosi e iniqui, o addirittura illegittimi, che rompono il patto sociale e intaccano il rapporto etico tra cittadino e Istituzioni che non è basato sulla vile moneta». Ed anche la Cisl scende in campo. Da stamattina, infatti, sportelli aperti anche al Centro Servizi Cisl. La segreteria provinciale del sindacato guidato da Matteo Buono, infatti, ha deciso di mettere a disposizione di tutti i salernitani i propri servizi, aprendo le porte della Adiconsum, l’associazione dei consumatori, pronta a raccogliere le denunce dei cittadini del Comune capoluogo. Gli esperti dell’Adiconsum saranno a disposizione dei contribuenti salernitani per ogni tipo di chiarimento e di assistenza. Chiunque volesse può rivolgersi, negli orari di ufficio, a Salerno, in via Michele Conforti 4, nei pressi dello stadio Vestuti, all’interno del Centro Servizi Cisl che ospita l’Adiconsum Salerno. «Si tratta di un servizio essenziale che la Cisl intende fornire a tutti i cittadini», dichiara Matteo Buono, segretario generale della Cisl di Salerno, “in questo sostituendosi al ruolo che una accorta amministrazione pubblica avrebbe dovuto prestare. Il Comune, invece, pensa solo a fare cassa, sulla pelle dei cittadini salernitani, dimenticando la difficile situazione economica e finanziaria che tante famiglie stanno vivendo».