di Erika Noschese
Il consiglio comunale torna ad accendere i riflettori sulla vicenda relativa alla realizzazione dei parcheggi di Corso Garibaldi. Nella giornata di lunedì la riunione di maggioranza per fare il punto della situazione anche alla luce degli ultimi risvolti giudiziari che hanno visto la ditta Russo chiamare in causa il Comune per ottenere un maxi risarcimento, pari a 2 milioni di euro per la mancata approvazione dell’area complessiva con una riduzione rispetto al progetto iniziale. La delibera approvata in consiglio comunale, non senza polemiche, prevedeva tra le altre cose l’avvio dei lavori dopo quelli di piazza Cavour, antistante il Palazzo della Provincia. Ora, la maggioranza del sindaco Napoli sembra intenzionata a fare un passo indietro e disporre, contestualmente, l’avvio dei lavori per la realizzazione dei parcheggi. Lunedì mattina, alle 9.30, si riunirà – forse per l’ultima volta in questo 2022 – il consiglio comunale dovrà assumersi nuove responsabilità sui due analoghi interventi che dovranno dare respiro alla città dal punto di vista dei parcheggi. Il rischio è di bloccare totalmente l’asse principale che conduce al centro cittadino. Rischio, questo, che l’amministrazione ha provato ad evitare, disponendo l’avvio dei lavori solo al termine di quelli già avviati in piazza Cavour. La richiesta principale è di avviare il cantiere solo successivamente ma l’ultima parola potrebbe spettare agli uffici competenti i quali avranno il compito di stabilire se è il caso o meno di avviare in contemporanea l’opera per la realizzazione dei parcheggi interrati. Ad insorgere, dopo la decisione dell’amministrazione comunale, anche i futuri acquirenti, ovvero i cittadini che avevano già pagato una prima rata per l’acquisto del box che nei mesi scorsi si sono rivolti ad un pool di avvocati per far valere i loro diritti. Ora, bisognerà capire cosa accadrà nel corso del consiglio comunale con l’opposizione che, più volte, ha chiesto alla maggioranza un cambio di marcia rispetto alla decisione assunta e che potrebbe avere importanti conseguenze negative anche a livello economico, qualora il Comune dovesse perdere la causa. Il progetto però prevede, come aveva spiegato mesi fa anche Giovanni Carpentieri, il progettista del parcheggio interrato e della sistemazione esterna l restauro delle opere di Ugo Marano e quindi il ripristino della fontana ma anche della aiuola antistante. Oltre al recupero delle opere in ceramica d’artista, nel progetto della sistemazione esterna, è stato previsto il restauro della statua, nota come “della libertà” installata nel 1912, e la riconferma dell’impianto della vegetazione esistente in particolare delle nove palme del tipo “washingtonia” ma di quel progetto bisognerà vedere cosa effettivamente andrà in porto al termine dei lavori.