di Fiorinda Stasi
Niente animali negli spettacoli circensi sul territorio campano entro due anni. La storica mozione presentata dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, è stata approvata all’unanimità in Consiglio Regionale. Nel testo, in cui si chiedeva la rapida approvazione dei decreti attuativi previsti dall’art.2 della Legge 175/2018, si punta alla revisione delle attuali disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli itineranti al fine di superare la presenza degli animali. «Sono orgoglioso di vedere la Campania regione capofila di un atto di cotale civiltà», ha dichiarato il consigliere regionale. «Per la prima volta il nostro territorio non passa alla ribalta nazionale per questioni bieche, ma diventa punto di partenza di un atto che ci pone al pari di altri Paesi europei. Non è un caso, perciò, che anche altre regioni nelle ultime 48 ore si stiano muovendo e ci stiano cercando per avere suggerimenti circa l’attuazione della medesima regolamentazione». Il circo in Campania si appresta così a tornare luogo incontrastato di acrobati, trapezisti, illusionisti, clown e giocolieri. «La mia proposta – prosegue Borrelli – nasce sin dalla mia esperienza da assessore per l’amministrazione di San Giorgio a Cremano. Insieme all’allora sindaco Giorgiani decidemmo di bandire totalmente la presenza sul nostro territorio di circhi con animali. Da quel momento in poi non ho più smesso di battermi per la causa animalista. E oggi, grazie a questo atto regionale, nell’arco di un biennio gli animali saranno gradualmente allontanati da questi luoghi inadatti». Leoni, tigri, elefanti e zebre nati in cattività saranno collocati in strutture presenti sul territorio nazionale idonee al perseguimento di un’esistenza serena: «Gli animali saranno allontanati da una vita incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. Per evitare loro la sofferenza e i maltrattamenti derivanti dalle esibizioni negli spettacoli, provvederemo perciò a garantire luoghi adatti a ogni specie», ha concluso Borrelli.