Negozi chiusi, saracinesche abbassate e commercianti di cattivo umore. La Pasqua e la Pasquetta appena trascorse sembrano aver tradito di gran lunga le aspettative dei più dinamici, degli amanti dello shopping festivo o, semplicemente, di coloro che dopo il ricco pranzo avrebbero voluto passeggiare per quella che viene definita la città europea, potendone ammirare le vetrine. Eppure gli alberghi, in particolar modo quelli al centro della città (ieri pomeriggio in tilt per presenze e traffico), non lasciavano dubbi: i visitatori, anche quest’anno non sono mancati, scegliendo di trascorrere le feste pasquali proprio a Salerno in compagnia anche di quei turisti provenienti dai primi sbarchi delle navi da crociera. “Mia sorella di Torino è scesa qui per queste feste – commenta la signora Lucia Staffa – ed anche lei è rimasta sorpresa del fatto che le attività commerciali avessero deciso di non lavorare regolarmente. I negozi e i centri dedicati allo shopping sono rimasti aperti lì da lei e si aspettava che anche qui si ripetesse la stessa situazione”. Ed infatti in Italia sono centinaia i negozi che rimarranno aperti, anche se con qualche perplessità. “Io sono di Santa Marinella, in provincia di Roma – spiega la giovane Maria Gallo – e solitamente quando vengo qui per trovare i miei parenti ne approfitto per un po’ di spese a prezzi decisamente più bassi rispetto a dove vivo io. Non penso che avrei optato per uno shopping pazzo stavolta, considerata la crisi, però mi avrebbe comunque fatto piacere passeggiare tra i negozi”. Dello stesso parere è anche il barese Joseph Servedio: “Non mi lascia particolarmente dispiaciuto questa situazione perché, personalmente, non avrei comunque acquistato nulla considerato quanti soldi se ne vanno già normalmente durante le feste di Pasqua. Saremo costretti ad evitare tentazioni, meglio così”. Tra le motivazioni che hanno spinto i negozianti ad abbassare le saracinesche si nasconderebbe un malcontento generale per un calo di vendite, registrato proprio tra marzo e metà aprile. “L’analisi della situazione in questo momento è sicuramente negativa – dichiara Scapigliati Giovanna, gioielliera di Salerno – nonostante le rassicurazioni del nostro premier Renzi e l’incentivo dei famosi ottanta euro in busta paga, la gente teme licenziamenti, in un futuro che non sembra offrire grosse prospettive di rinascita”. “Personalmente dopo le avvisaglie di ripresa nei primi mesi dell’anno – continua la commerciante – da marzo in poi la situazione è di nuovo precipitata. A fronte di tutto ciò non si evincono iniziative del governo a favore delle piccole imprese in difficoltà e ovviamente tutto ciò fomenta pessimismo”. Resta, comunque, la decisione dei commercianti di restare aperti il 25 del corrente mese, giornata in cui si ripongono maggiori speranze anche in conseguenza del grande richiamo allo shopping che ci sarà con l’inizio della “Fiera del Crocifisso” su cui il Comune punta molto. Annacaterina Scarpetta
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