di Fabio Setta
CAGLIARI – Dopo tre sconfitte di fila, all’ultimo respiro, quando ormai non aveva nulla da perdere e ha mollato ogni sorta di tatticismo, la Salernitana ha conquistato un pareggio pesantissimo sul campo del Cagliari. I granata, così come i sardi, restano all’ultimo posto ma restano vivi, grazie a Bonazzoli, al terzo gol stagionale che salva la squadra dal quarto ko consecutivo ed anche la panchina di Colantuono. Partita condizionata dalla paura di perdere e da tanto tatticismo. Nel primo tempo è successo davvero poco. Il piano tattico di Colantuono ha pagato. Difesa bloccata con Veseli scelto esterno destro, squadra certa con Di Tacchio e Obi a fare scudo e Gondo che più che nel tridente offensivo gioca da quarto a centrocampo. Così la Salernitana è riuscita senza correre rischi a fermare un Cagliari che alla vigilia di questo turno ha gli stessi punti dei granata e un motivo ci sarà. Giro palla soporifero, pochi inserimenti, la squadra di Mazzarri si è accesa solo sull’asse Nandez-Bellanova. Proprio su un cross dell’esterno ci ha provato Keita in acrobazia senza inquadrare lo specchio. Questa, insieme al colpo di testa di Joao Pedro nel recupero smanacciato da Belec, l’unica occasione dei sardi nei primi 45’. Così compatta in difesa, la Salernitana, però, raramente è riuscita a farsi vedere in avanti. Con Djuric perno offensivo, i granata hanno rispolverato l’arma del lancio lungo, della sponda e della seconda palla per risalire il campo e provare a rendersi pericolosa in avanti. Nel secondo tempo la gara non è di certo cambiata. Il Cagliari ha provato ad alzare ritmo ed intensità ma senza mai davvero creare azioni pericolose. Un tiro di Marin, un colpo di testa di Joao Pedro, ma Belec ha passato minuti di assoluta tranquillità. La Salernitana, dal canto suo, con grande lucidità, senza mai scomporsi ha atteso, consapevole dell’importanza del pareggio, ma proprio nel momento in cui sembrava in controllo ha subito il gol di Pavoletti al minuto 73, su assist di Joao Pedro, con la difesa granata troppo ferma. La reazione? Quasi nulla. Simy al posto di Djuric non ha modificato il peso offensivo dei granata di Colantuono che nel finale ha rischiato il tutto per tutto inserendo Capezzi, Kechrida e Vergani per Ranieri, Di Tacchio e Obi. Nel finale tutto cuore, è arrivato il gol del pareggio con Bonazzoli a volo di piatto sinistro su cross di Zortea. Un punto davvero pesante per la classifica e per il morale soprattutto in considerazione del calendario che attende i granata che andranno a sfidare nell’ordine Juventus, Milan, Fiorentina ed Inter. Il tutto aspettando una presunta svolta societaria. Quella resta la partita più importante, su questo ci sono pochi dubbi.