«Per il momento l’aliquota Imu resta invariata» ad annunciarlo l’assessore al bilancio Alfonso Buonaiuto. Nessun aumento quindi sulla tariffa che riguarda la prima casa (per la seconda il Comune aveva già adottato l’aliquota massima). Almeno per il momento, «tutto dipende dalla legge di stabilità» ha spiegato infatti l’assessore comunale. «Se ci fossero ulteriori tagli allora dovremmo riaprire il ragionamento». In realtà, eventuali nuovi tagli metterebbero a rischio importanti servizi, a cominciare da quelli che riguardano il settore politiche sociali. L’aumento dell’Imu servirebbe quindi a garantire il mantenimento dell’offerta attuale. Intanto per far entrare un po’ di soldi in cassa il Comune ha deciso di aumentare del 5% i costi per i trasporti funebri e la tumulazione, nonchè quelli relativi alla celebrazione dei matrimoni (in quest’ultimo caso l’assessore preferisce parlare di una «riorganizzazione del regolamento» tenendo conto che spesso ci si sposa di domenica e quindi bisogna pagare lo straordinario ai dipendenti). Per quanto riguarda le altre tariffe, il Comune ha deliberato l’adeguamento agli aggiornamenti Istat, «si tratta di aumenti che vanno dallo 0,1 allo 0,3%», ha spiegato sempre l’assessore. Tra questo tipo di tariffe rientrano anche il servizio mensa presso le strutture comunali o le tariffe presso gli asili nido.
Tutti questi aggiustamenti verranno ufficialmente approvati nell’ultimo consiglio comunale dell’anno che dovrebbe tenersi poco prima di Natale.
La speranza dei salernitani, naturalmente, è che la promessa fatta dall’assessore Buonaiuto venga mantenuta, ovvero che non ci saranno ulteriori aumenti sulla prima casa. Anche se in questo caso la decisione non spetta tanto al Comune di Salerno, piuttosto è indissolubilmente legata a quanto verrà approvato dal Parlamento. Tutti incrociano le dita affinchè Babbo Natale non porti in dono un’ulteriore aumento della pressione fiscale.