“Bisogna lavorare per realizzate non di grandi porti, ma porti ben organizzati” - Le Cronache
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“Bisogna lavorare per realizzate non di grandi porti, ma porti ben organizzati”

“Bisogna lavorare per  realizzate non di grandi porti, ma porti ben organizzati”

di Monica De Santis

“Oggi siamo soddisfatti dei lavori che si stanno concludendo e che dimostrano ancora una volta di quanti anni ci vogliono per completare un’opera nel nostro paese”. Esordisce così Andrea Annunziata presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, tracciando un punto sui lavori al porto di Salerno e sul modello ingegneristico all’avanguardia per realizzare il prolungamento del molo Manfredi… “L’opera riguardante l‘imboccatura del porto, è un opera rivoluzionaria perchè con cassoni e non più con pietre si realizza una diga di protezione al porto. Cassoni che conterranno successivamente dei meccanismi che recuperando il moto ondoso realizzano energia alternativa. Quindi insieme a questo obiettivo della rigenerazione urbana, di tutto quanto è nella città e intorno al porto della città, compreso quindi il problema inquinamento, che viene prima di tutto, stiamo realizzando un modello che altri ci stanno imitando. Però va detto che l’avevamo iniziato 10 anni fa. Per fortuna possiamo dire che si sta concludendo, anche se 10 anni sono tanti. Ma il progetto più importante è quello che ancora non si è visto ed è il documento di pianificazione strategica. E’ la madre di tutti i piani regolatori dei porti della Campania e logicamente di Salerno, che anche in questo diventa un modello. Oggi non c’è più competizione tra i porti della Campania, tra Napoli e Salerno specialmente, Castellammare va un po’ per conto proprio, cerchiamo di far entrare altri porti della Campania perchè il sistema possa reggere la concorrenza del Mediterraneo intero non per farci concorrenza tra di noi. La ripresa è vicina, per quanto riguarda le merci ed i container, c’è un più 40% al mese di aprile. Quindi i dati sono ottimi e non è più solo speranza, ma è un obiettivo quello della ripresa”. E su Porta Ovest Annunziata commenta così… “Anche questo è il problema della lentezza della realizzazione delle infrastrutture in Italia. Conosciamo l’importanza di Porta Ovest ed i sacrifici che tanti hanno fatto perchè si realizzasse quest’opera. Abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, ci manca ancora da 10 anni la convenzione con autostrade. Speriamo di chiudere presto la convenzione. Il Comune ha fatto la sua parte in questi anni, specialmente con questa leggera variante. Il documento di pianificazione strategica quindi lo riprendo e questa sarà la strada da seguire per i prossimi decenni. Più impulso alla cantieristica, più impulso al diporto, più impulso alle crociere, per cui in un piccolo porto, dove già avevamo realizzato un miracolo si continuano a sperimentare dei modelli che altri guardano con grande interesse. Io vedo un futuro buono davanti a noi, c’è da lavorare tanto, si spera in un governo che definitivamente ci cambi questo modo di vivere negli enti pubblici, che sono pieni di difficoltà”. Anche sul turismo crocieristico Annunziata si mostra molto ottimista… “I dati ci confortano, c’è una ripresa importantissima sia per quanto riguarda il settore del commercio portuale nel senso stretto della parola. E’ evidente che c’è poi tutto il settore turistico e i dati sono confortanti e ci dicono che entro due/tre anni avremo il pieno di crociere. Il documento di pianificazione strategia, dovrà accompagnare questi momenti di crescita sia commerciali che turistico. Salerno oramai è tra i primi tre porti italiani per il traffico roll-on, dove Grimaldi lavora a pieno ritmo”. Guardando poi al futuro Annunziata si dice pronto a lanciare anche nuove idee oltre il tema delle zone economiche speciali… “Mi occupo delle zone economiche speciali da 20 anni. Il governatore De Luca 5 anni fa subito accetto questa idea, poi io andai in Sicilia, ma l’idea andò avanti, perchè sappiamo la determinazione di De Luca quando vuole arrivare ad un obiettivo. Dobbiamo partire però velocemente. C’è il documento di pianificazione strategica, sul quale stiamo lavorando e che è la madre dei piani regolatori della portualità campana. Il mio ottimismo viene fuori dai dati. Non grandi porti, ma i porti ben organizzati dove viene razionalizzata tutta l’attività, dove però non c’è business senza sicurezza e senza tutela dell’ambiente, sono canoni importantissimi, non mi invento nulla, sono cose che so che condividono tutti”.

1 Comment

    Ma sula mobilità in entrata e uscita non ci dice nulla? Deve sempre farla da padrone il famigerato Viadotto Gatto? Quando poi sarà finalmente attiva Porta Ovest, continueremo a vedere … sfrecciare sempre e solo pesanti camion e tir? Sarà mai messa in programma la realizzazione di un moderno, efficiente e ineludibile sistema di trasporto su ferro? Il silenzio su questo tema è inspiegabile e lascia perplessi

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