di Monica De Santis
Teatro, danza, cinema… è questo quello che è stato offerto al pubblico nel corso della XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, che si è appena conclusa. Tanti gli appuntamenti in cartellone, proprio come quando a curare la rassegna, che ormai caratterizza l’estate salernitana, senza soluzione di continuità, da oltre sette lustri, vi era il compianto Peppe Natella. Tanti appuntamenti, molti dei quali di ottima qualità. Inutile dire che tra gli spettacoli che hanno ottenuto il maggior consenso da parte del pubblico, quello di Peppe Barra, oramai appuntamento fisso della rassegna e che non delude mai. La rassegna teatrali, tra più longeve della Campania, fortemente legata a un luogo del centro storico: l’antico slargo longobardo di Santa Maria dei Barbuti, dove gli eventi si svolgono in uno scenario a cielo a aperto, sotto le stelle e con le quinte dei palazzi antichi, dunque ancora una volta chiude in positivo, nonostante le tante difficoltà legate alle restrizioni covid. A tracciare un bilancio di quest’edizione la direttrice organizzativa, Chiara Natella, della Bottega San Lazzaro, che non nasconde la sua soddisfazione sia per il lavoro fatto che per la risposta ottenuta dal pubblico: “Fare teatro al tempo della pandemia è cosa molto difficile. Organizzare un’intera rassegna che si è sviluppata per oltre due mesi – luglio e agosto, con prolungamento a settembre – è stata un’impresa che ha richiesto tenacia, caparbietà e sacrifici. Ma è stato bello vedere il pubblico tornare a teatro in sicurezza”. Natella precisa che la richiesta di esibire il green pass per gli spettatori al botteghino “non è stato dettato solo da un obbligo di legge, ma dalla volontà di rendere ancor più sicura e serena la fruizione degli spettacoli”. “Il pienone”, inteso nel senso classico di una volta, non si è potuto registrare, ma è stato bello vedere che in diverse occasione sono stati occupati tutti i 99 posti previsti dalle norme di sicurezza. Lo slogan dell’edizione 2021 è stato “Ritornano le sere”, parafrasando un verso del poeta Alfonso Gatto che è invece declinato al futuro e che ora, finalmente, è diventato auspicio di una ripresa culturale e a aggregativa. Da luglio a settembre sono tanti gli eventi che si sono susseguiti all’interno del cartellone generale con mini rassegne tematiche che torneranno anche l’anno prossimo: “Sul filo delle stelle”, con le arti circensi approdate a teatro; “La Notte dei Barbuti” a cura di Brunella Caputo; “Il Cinema ritrovato”, una mini rassegna di film d’autore restaurati dalla Cineteca di Bologna, a cura di Linea D’Ombra; Il progetto internazionale “Salerno animo del Mediterraneo”; Il Premio Peppe Natella; Foglie di teatro”, a cura di Andrea Carraro, spettacoli a tema preceduti da visite guidate nel centro storico di Salerno a con l’associazione Erchemperto; “Danza sotto le stelle” e il recente “Salerno Day”. Chiara Natella ci tiene a ringraziare: “Il pubblico che ci ha seguito con costanza quasi tutte le sere, gli organi di informazione che hanno dato eco agli spettacoli in programmazione e i tanti attori, attrici e registi che con le loro parole di incoraggiamento ci hanno invitato a resistere e a proseguire questo sogno iniziato da mio padre, Peppe Natella, nel lontano 1982”.