Piero De Luca ha annunciato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda Fusandola ma non è mai stata presentata. A dirlo, ieri mattina, l’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, intervenuto a Palazzo di Città a sostegno dei consiglieri di opposizione della coalizione di centrodestra che hanno presentato un esposto in Procura per chiedere di disporre gli opportuni accertamenti per verificare se in merito alla realizzazione di un comparto edificatorio definito abusivo, vi siano profili di illiceità penale in atteggiamenti omissivi da parte di Istituzioni. «Il dato importante è che il governo, per mano del ministro, ha dato già una risposta definitiva e qualcuno deve iniziare a prenderne atto. Non c’è stata nessuna interrogazione del Pd sulla stessa vicenda, gli atti di sindacato ispettivo sono pubblici, basta andare sul sito della Camera e verificare: questa interrogazione non c’è, non capisco perché sia stata annunciata un’interrogazione non presentata», ha dichiarato il deputato salernitano. A presentare l’esposto i consiglieri Roberto Celano (Forza Italia), Michele Sarno (Fratelli d’Italia), Dante Santoro (Prima Salerno), Mimmo Ventura (Fratelli d’Italia) ed è sostenuta, politicamente, anche dal leader de La Nostra Libertà Antonio Cammarota che ha scelto di non firmare l’esposto in quanto presidente della commissione Trasparenza. Va ricordato, infatti, che con la sentenza del 19 febbraio 2021, il giudice Giovanna Pacifico, nell’ambito di un procedimento scaturito dalla denunzia presentata dall’Associazione “Italia Nostra” e “Comitato No Crescent”, evidenziava che i lavori che hanno interessato il Torrente Fusandola, sono avvenuti in sostanziale assenza di titolo abilitativo edilizio. Risulta acclarato, si legge in sentenza, “l’occupazione del tratto demaniale marittimo del Torrente Fusandola, in assenza delle necessarie concessioni”. «Non risulta acquisita, seppur richiesta in data 6 giugno 2008 e successive integrazioni, la necessaria autorizzazione idraulica da rilasciarsi da parte del genio Civile di Salerno. La suddetta autorizzazione, tra l’altro, a quanto si evince dalla richiamata sentenza, non poteva in ogni caso essere rilasciata in quanto la prevista (e poi realizzata) deviazione del torrente rientra tra le attività vietate in modo assoluto sulle acque pubbliche – si legge nell’esposto – La deviazione in questione prevede, che il nuovo alveo sia di tipo chiuso e, quindi, coperto ed è, dunque, in contrasto con le disposizioni di cui all’art. 115 comma 1 del D.Lgs. n. 152 del 2006, che vieta la copertura di qualunque corso d’acqua che non sia imposto da ragioni di tutela della pubblica incolumità. Dalla sentenza emerge con chiarezza anche che la deviazione del torrente, che provocò l’alluvione del 1954, costituirebbe, per come realizzata, un grave pericolo per la pubblica incolumità in relazione al rischio concreto ed accertato di esondazione del Fusandola». Con la sentenza del 18 ottobre 2022 la Corte di Appello di Salerno confermava con chiarezza l’assenza dei titoli abilitativi eventualmente necessari alla deviazione del torrente ed altre gravi illegittimità, alcune delle quali già palesate nella sentenza di primo grado; la deviazione in assenza di titolo abilitativo del Torrente Fusandola, rende conseguenzialmente abusivo l’intero comparto realizzato nella zona di Santa Teresa; la giurisprudenza in materia di acque pubbliche ha carattere assoluto ed inderogabile ed i manufatti realizzati in violazione del R.D. n. 523/1904 non sarebbero, pertanto, sanabili. Proprio il ministro dell’Ambiente ha evidenziato, il riferimento al Pua che ha previsto la edificazione del Crescent e di piazza della Libertà, che la realizzazione dei suddetti manufatti è risultata abusiva, comportando l’alterazione del Torrente Fusandola, la cui deviazione è motivo di preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivare in caso di evento alluvionale. «Alla Procura chiediamo che le istituzioni intervengano per il rischio eventuale di esondazione – ha chiarito il consigliere Celano – Questo non è un esposto isolato ma conta il sostegno della sede parlamentare grazie all’onorevole Bicchielli che dimostra grande vicinanza e attenzione al territorio». Parole riprese anche da Dante Santoro che lancia un appello ad intervenire prima che sia troppo tardi, anche alla luce della catastrofe avvenuta nel passato. «Avrebbero dovuto garantire un monitoraggio quotidiano per scongiurare un eventuale rischio. Per rispetto al ruolo di presidente della commissione Trasparenza che ricopro non ho firmato l’esposto ma politicamente lo sostengo in pieno», ha chiarito Antonio Cammarota. Il deputato ha, tra le altre cose, contestato l’atteggiamento assunto dal primo cittadino che ha contestato duramente il ministro Pichetto Fratin: «Questo non è un problema politico ma riguarda la città di Salerno, va oltre le persone e le amministrazioni e non c’è un problema di qualcuno che oggi governa – ha detto il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati – Non ho mai visto qualcuno che si oppone alla risposta di un’interrogazione». Il deputato, tra le altre cose, ha annunciato che chiederà copia della trascrizione dell’ultimo consiglio comunale per verificare quanto dichiarato dall’assessore Michele Brigante. «Dispiace che le istituzioni di questa città si oppongano a quelle statali, non è ammissibile che un consigliere di opposizione non ricevi risposta ad una sua interrogazione ed è per questo che solleciteremo il prefetto: non è ammissibile che chi rappresenta questa città si comporti come gli pare, c’è un problema che va affrontato ma sia chiaro: il sindaco non può utilizzare quei toni contro un ministro, sono istituzioni e vanno rispettate».
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