di Erika Noschese
“Non finiamo mai di stupirci. Ho visto che tre consiglieri comunali di maggioranza di Salerno hanno scritto pubblicamente a un consigliere provinciale di maggioranza, del loro stesso partito, per chiedere la riapertura della biblioteca. Non dico un caffè, ma non bastava attraversare la strada per dirglielo?”. A lanciare la stoccata al Psi è Nicola Landolfi, ex segretario del PD di Salerno e attualmente capo staff della Presidenza di Palazzo Sant’Agostino. I socialisti Willburger, Di Popolo e Avella, attraverso la stampa, avevano annunciato l’intenzione di inviare una lettera al consigliere provinciale Pasquale Sorrentino per sollecitare interventi urgenti per la riapertura della Biblioteca di via Laspro. Vale però la pena ricordare che la responsabilità della struttura ricade esclusivamente sulla Regione Campania, che continua a bloccare il concorso per l’assunzione di personale necessario al funzionamento del servizio. “La chiusura della Biblioteca Provinciale ha sollevato un vespaio, ed è giusto che sia così”, ha dichiarato Landolfi. “Nessuno vuole ammetterlo, ma questa vicenda riflette i problemi strutturali legati all’abolizione delle province e al fallimento dell’idea originaria di questo ente. Un tempo, quando Berta filava, si spendeva in cerimonie come se non ci fosse un domani. Oggi, la Provincia è solo una delegata della Regione per le politiche culturali e potrebbe, se volesse, restituire deleghe e personale. Tuttavia, le scelte nazionali rendono necessaria una nuova strategia: non si tratta di ripristinare il poltronificio o il suffragio universale, ma di garantire risorse coerenti con i patrimoni gestiti e le competenze attribuite alle Province”. Fino a pochi anni fa, un progetto presentato alla Scabec e alla Regione Campania, denominato Segreto Pubblico, prevedeva un investimento di 1.356.000 euro per la Biblioteca Provinciale. I fondi sarebbero stati destinati alla manutenzione, al rifacimento di pavimenti, soffitti e copertura, e all’adeguamento dei servizi. Gli interventi includevano anche il completamento degli impianti elettrici, l’illuminotecnica, la climatizzazione, e l’impianto antincendio, quest’ultimo carenza che ha portato alla chiusura della struttura su disposizione dei Vigili del Fuoco. Bastavano poco più di 170mila euro per risolvere il problema e riaprire la Biblioteca. Intanto, il consigliere del Psi Pasquale Sorrentino ha annunciato un incontro avvenuto ieri con il vicepresidente della Provincia Giovanni Guzzo per pianificare i prossimi passi. “Raccogliamo e facciamo nostre tutte le considerazioni su questa chiusura improvvisa della Biblioteca Provinciale, e non ci sottraiamo alle nostre responsabilità, mai”, ha dichiarato Sorrentino. “Si sta affrontando il problema con rinnovato impegno. Va riconosciuto lo sforzo dell’Amministrazione Provinciale, in particolare del consigliere delegato Morra e della dirigente Caiazzo, per restituire questi spazi alla collettività. L’obiettivo è armonizzare l’offerta turistica e culturale della Provincia di Salerno, valorizzando i siti del nostro patrimonio, a partire proprio dalla Biblioteca di via Laspro”.