Garantismo sì ma il sindaco Francesco Benincasa faccia un passo indietro e ponga fine alla consiliatura. E’ questa, in buona sostanza, la richiesta che, all’indomani della sentenza della Corte d’Appello che ha condannato a 8 mesi il primo cittadino di Vietri sul Mare, avanzano i rappresentanti dell’opposizione, consiliare e non. Benincasa, infatti, è stato condannato – con ribaltamento della decisione assunta dai giudici di primo grado che avevano assolto il sindaco vietrese – per abuso d’ufficio per la frettolosa revoca di un’ordinanza – adottata a seguito di una frana dal commissario straordinario -, consentendo la riapertura parziale di uno stabilimento balneare a fronte di opere di bonifica e messa in sicurezza del costone roccioso giudicate insufficienti. “Così come abbiamo rispettato la sentenza di primo grado, rispetteremo anche questa e presupponiamo l’innocenza fino a condanna definitiva” – ha commentato il consigliere comunale di minoranza, Alessio Serretiello – “Non si può, però, ignorare il problema di natura politica che scaturisce da questa sentenza: la maggioranza, già raffazzonata e retta soltanto dai due voltagabbana Borrelli e Granozi, dopo aver perso nel corso del tempo il vice- sindaco e due assessori, ora rischia, per effetto della Legge Severino, di perdere addirittura il sindaco, che potrebbe essere so- speso per un periodo il cui termine ricadrebbe oltre la scadenza del suo mandato”. Per questo, Serretiello chiede all’amministrazione Benincasa di “tirare fuori il vero senso di responsabilità e porre fine anticipatamente alla Consiliatura, in modo da poter ridare parola ai cittadini alla prossima data utile, in primavera e, contestualmente, un governo al territorio in grado di avere un orizzonte lungo per programmare ed affrontare i problemi del paese e non soltanto dedicarsi al piccolo cabotaggio”. Di “fallimento politico” ha parlato il commissario cittadino di Forza Italia, Davide Scermino che, pur confermando il proprio garantismo, sottolinea le pecche dell’amministrazione guidata da Franco Benincasa: “Non è stato fatto nulla per la crescita del paese – dice Scermino – Non è stato fatto un progetto di rilancio per il turismo (basti pensare che abbiamo un ufficio informazioni chiuso) e siamo l’unico paese della Costiera a non avere un pontile per l’imbarco e lo sbarco dei turisti; ancora non è stato fatto nulla per le ceramiche; non sono stati portati a termine i vari progetti presentati durante l’ultima campagna elettorale (il parcheggio adiacente a piazza Matteotti, la funicolare che doveva collegare il centro del paese con Marina, il parcheggio all’uscita dell’autostrada e il vettore meccanico che collega la stazione ferroviaria a piazza Matteotti). In questi anni – prosegue il commissario vietrese – il sindaco ha pensato solo a salvare la sua amministrazione dalle varie difficoltà avute, dimenticandosi che c’è un paese che ha bisogno di una politica serie e lungimirante. Il primo cittadino faccia un atto d’amore verso Vietri e, nel caso in cui trovasse applicazione la Legge Severino, rinunci a chiedere la sospensiva e dia la possibilità ai cittadini di votare. Lui avrà la possibilità di far valere le sue ragioni nei diversi gradi di giudizio”. “La maggioranza – dichiara, infine, il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia, Tiziana Benincasa – rischia di perdere il sindaco per l applicazione della legge Severino. In tale scenario, evidentemente precario, si chiede all’amministrazione un atto di responsabilità: porre fine alla consiliatura e ridare la parola ai cittadini vietresi per un sereno governo del territori”.