di Monica De Santis Il giorno dopo il Solenne Pontificale in onore del Patrono della città di Salerno, il Vescovo Andrea Bellandi, commenta soddisfatto la funzione, che ha visto accorrere in piazza Della Libertà oltre 4000 fedeli. Commenta con soddisfazione, anche e soprattutto dopo le settimane di polemica che ci sono state intorno alla funzione da parte di chi non voleva che si tenesse nella piazza inaugurata il giorno prima dal Governatore De Luca, invitando proprio monsignor Bellandi a non prestarsi alla campagna elettorale a favore del sindaco uscente. Polemiche alle quali Bellandi non ha mai risposto, o meglio ha solamente invitato i fedeli alla preghiera e confidato in San Matteo, l’unico capace di riuscire a metter pace tra la cittadinanza. E così, appunto il giorno dopo la festa, Bellandi, può con soddisfazione, tirare le somme, di una giornata davvero molto bella, intensa e significativa… “E’ andato tutto bene. Ringrazio ancora il Cardinale Parolin per aver presieduto al Pontificale, e per aver, nella sua omelia toccato punti veramente centrali, anche carpendo quel legame che c’è fra la città di Salerno e il suo Patrono. Un legame così forte che riesce a superare ogni ostacolo”. Possiamo dire che ieri San Matteo ha fatto il “miracolo” smorzando le polemiche che ci sono state nelle precedenti settimane? “Forse non è riuscito a mettere tutti d’accordo, però è riuscito almeno a smorzare un po’ le polemiche, anche perchè, ora lo possiamo dire che tutto è andato per il meglio, molte persone hanno potuto partecipare alla funzione, che poi era il nostro intento principale e anche l’organizzazione è stata perfetta”. Per la Chiesa salernitana cosa ha rappresentato la presenza del Cardinale Parolin? “Lui essendo segretario di Stato è il collaboratore più vicino del Papa, per cui questo vuole affermare la nostra piena sintonia e nostra comunione totale con Santo Padre, ma anche questo è stato detto da Parolin, richiamando Gregorio VII, quindi c’è questo legame di Salerno con il papato che è un legame che ormai secolare”. Papa Francesco ha avuto la vocazione il 21 settembre, c’è la speranza di averlo in città per la festa del Santo Patrono? “La speranza è l’ultima a morire, come si dice. Diciamo che ci sono impegni che lui aveva prima della Pandemia che sono saltati e che lui ora deve recuperare, perchè ovviamente li vuole onorare. Quindi magari non per il prossimo anno, ma non è da escluderlo. Conoscendolo, e conoscendo la libertà con cui prende certe decisioni, non lo escluderei”. Adesso post San Matteo, l’impegno della Chiesa salernitana per la sua comunità quale sarà? “Ma c’è questo cammino sinodale che tutta la chiesa inizia, e che sta per iniziare anche nelle singole diocesi e che, quindi dare inizio a Salerno il 17 ottobre con una celebrazione ufficiale in Cattedrale. Un celebrazione per iniziare quest’esperienza sinodale che ci accompagnerà anche nei prossimi anni, quindi questo diciamo che per il momento è l’appuntamento più importante che ci aspetta”.
Napoli: “Grazie Salerno, grazie San Matteo”
“Salerno è tornata ad abbracciarsi per la Festa di San Matteo”. Così il giorno dopo la solenne messa celebrata dal Cardinale Parolin in Piazza della Libertà, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, che prosegue… “ Migliaia di persone al solenne Pontificale, altre migliaia fino a tardi nella meravigliosa Piazza della Libertà e nei locali del Centro Storico. È il ritorno alla vita nella città che abbiamo costruito: accogliente, civile, sicura. La Salerno che i veri salernitani conoscono, amano e difendono. La Salerno che torna a vivere generando gioia, economia e lavoro”. Il primo cittadino, che ieri mattina ha rincontrato il vescovo di Salerno Bellandi, al Museo Diocesano ringraziandolo nuovamente per la bella funzione di martedì, prosegue con un ringraziamento diretto all’ospite d’onore della giornata… “Grazie al Cardinale Parolin per l’apprezzamento profuso nei riguardi della nostra comunità. Sono stati colpito dalla sua omelia e dalle citazioni fatte, dal ricordo di papa Gregorio VII, al poeta Alfonso Gatto, sino ad arrivare a Monsignor Monterisi. E’ stato capace di centrare gli aspetti più belli della nostra città e dei nostri concittadini”. Infine il sindaco ringrazia ancora “L’Arcivescovo Bellandi per aver permesso questo meraviglioso abbraccio con il Nostro Patrono. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato per la perfetta riuscita della Festa di San Matteo. Ma sopratutto grazie a tutti i miei concittadini. Grazie Salerno, Grazie San Matteo”. m.d.s.