Beffata la cooperativa Ariete, il Tar la condanna a pagare le spese legali - Le Cronache
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Beffata la cooperativa Ariete, il Tar la condanna a pagare le spese legali

Beffata la cooperativa Ariete, il Tar  la condanna a pagare le spese legali

di Erika Noschese

“Irricevibile”: con una sola parola il Tar di Salerno mette fine alla querelle legale tra la cooperativa Ariete e il Comune di Salerno. Il tribunale amministrativo regionale, di fatti, mette un punto definitivo alla vicenda legale e dichiara il ricorso irricevibile. La cooperativa Ariete difesa dagli avvocati Vincenzo Augusto, Roberto D’Addabbo ha chiamato in causa il Comune di Salerno e, indirettamente, Salerno Pulita Spa per chiedere l’annullamento della delibera di consiglio comunale del 30 dicembre 2019 con cui è stata approvata la relazione tecnica redatta dal dirigente del Servizio di Manutenzione Patrimonio Edilizio, per l’affidamento a Salerno Pulita S.p.A. della gestione dei servizi pubblici di pulizia e di trasloco degli immobili comunali mediante l’istituto dell’in house providing per la durata di 5 anni, rinnovabili di altri 5, a decorrere dal 01/01/2020 al 31/12/2024; degli atti collegamenti e dei provvedimenti per l’affidamento dei servizi in questione a Salerno Pulita S.p.A. ed alla sottoscrizione del relativo contratto. Si sono costituiti in giudizio l’Anac, la Città metropolitana di Napoli, Salerno Pulita S.p.A. e il comune di Salerno, questi ultimi due sollevando eccezione di irricevibilità del ricorso sul presupposto della tardività della notifica, avvenuta il 7 febbraio 2022 a fronte dell’adozione (e successiva pubblicazione sull’Albo Pretorio) dell’impugnata delibera del Consiglio Comunale di approvazione della relazione, già in data 30 dicembre 2019. Il Tar conferma che la parte ricorrente avrebbe dovuto proporre ricorso entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza del termine di pubblicazione all’Albo pretorio della impugnata delibera consiliare ma dichiara il ricorso irricevibile, per tardività della notifica e nondimeno di compensare le spese di giudizio, visto l’esito in rito della controversia. Su questa vicenda, le scorse settimane, era intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia e consigliere comunale Roberto Celano che aveva già presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti in quanto non vi sarebbe stato un confronto dei prezzi di mercato, procedendo per un affidamento diretto. La vicenda, almeno per il momento, sembra chiusa ma il forzista non sembra intenzionato a mollare e attende ora la sentenza della Corte dei Conti alla quale aveva fatto ricorso per mettere in luce eventuali anomalie.